Risultati a lungo termine di impianti dentali corti a supporto di corone singole nelle regioni posteriori: studio clinico retrospettico con controlli a 5-10 anni.
Long-term outcomes of short dental implants supporting single crowns in posterior region: a clinical retrospective study of 5-10 years.
Lai HC, Si MS, Zhuang LF, Shen H, Liu YL, Wismeijer D. Clin Oral Implants res 2012 Apr;doi:10.1111.
L’utilizzo di impianti corti nelle zone posteriori è un argomento di interesse, dibattuto in letteratura scientifica. Sebbene vi siano tante informazioni incoraggianti nel breve periodo, l’effettiva validità del trattamento può essere giudicata solo nel lungo periodo di osservazione. Questo studio verifica retrospettivamente i risultati di impianti corti singoli posizionati in zone posteriori.
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare clinicamente e radiograficamente i risultati a lungo termine di impianti corti singoli nella regione posteriore. Si tratta di uno studio retrospettico basato su un totale di 231 impianti corti (lunghezza di 8 mm) in 168 pazienti, monitorati in un periodo temporale compreso tra i 5 e i 10 anni (follow up medio di 7,22 anni). Sono state valutate come complicanze i fallimenti protesici, la perdita d’osso marginale perimplantare e altri problemi di tipo biologico o tecnico e sono stati studiati i fattori che possono aver influenzato il fallimento implantare. In totale sono stati persi 4 impianti, mentre si sono rilevati 11 fallimenti di tipo protesico. La percentuale di sopravvivenza a 10 anni è stata del 98,3%, mentre quella a 5 anni è stata del 98,7% valutando il successo in relazione alla quantità totale di impianti, mentre facendo riferimento al numero di pazienti il successo a 10 anni è stato del 97,6% e a 5 anni del 98,2%. Gli impianti corti posizionati in osso di tipo IV hanno mostrato più fallimenti (percentuale di sopravvivenza del 94,0%) rispetto a quelli posizionati in osso di qualità compresa tra I e III. La sopravvivenza protesica a 10 anni è stata invece del 95,2%. La perdita d’osso marginale rilevata a 10 anni dall’inserimento degli impianti è stata di 0,63 mm ± 0,68 mm. La perdita d’osso marginale rilevata dal quinto al decimo anno è stata minima (0,05 ± 0,10 mm non statisticamente significativa). Diciotto impianti (7,8%) sono risultati esposti a complicanze di tipo biologico, mentre 29 (12,6%) sono incorsi in complicanze tecniche. Si può concludere sottolineando quindi come siano state rilevate alte percentuali di successo per impianti corti utilizzati a supporto di corone singole in un follow up compreso tra i 5 e i 10 anni; non sono state evidenziate particolari perdite di supporto osseo e complicanze di tipo severo. Gli impianti corti a supporto di una corona singola risultano quindi un supporto terapeutico predicibile e affidabile, tuttavia è necessario osservare particolare attenzione nell’osso di tipo IV.
Implicazioni cliniche
In caso di edentulia singola nei settori posteriori, in presenza di scarsa quantità ossea, gli impianti corti possono costituire uno strumento utile e funzionale. Il loro utilizzo può permettere di ottenere risultati soddisfacenti clinicamente senza dover ricorrere a terapia rigenerativa ossea, mantenendo una prognosi positiva anche in follow up lunghi. Una discriminante per l’utilizzo di questi tipi di impianti è la qualità ossea: nell’osso di tipo IV è stata sottolineata una più alta percentuale di insuccessi.
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