In questa intervista Massimo Simion, professore associato di Malattie odontostomatologiche presso l’Università degli Studi di Milano, dove è direttore del reparto di Parodontologia della Clinica odontoiatrica, racconta, in breve, l’evoluzione dell’implantologia che nell’arco di 30 anni ha conosciuto varie stagioni, non tutte positive.
Oggi, secondo l’esperto d’implantologia, è necessario ritornare a considerare i “fattori di crescita”, come il PDGF, per esempio, commercializzato negli Stati Uniti e in Canada, ma non in Europa, o il BMP2, efficace, ma non utilizzabile concretamente per gli alti costi.
Secondo Simion, autore di numerosi articoli scientifici e relatore di livello internazionale sugli argomenti parodontologia, osteointegrazione e rigenerazione ossea, più ricerca, ma soprattutto “maggior apertura” nei confronti delle nuove molecole oggi disponibili, assicurerebbe un futuro più roseo all’implantologia di domani.