I denti sovrannumerari sono una condizione relativamente rara che colpisce circa il 3% della popolazione. Tuttavia, la loro incidenza può variare tra le diverse popolazioni. Un gruppo di ricercatori svizzeri delle università di Berna e Basilea, coadiuvati da colleghi greci, ha indagato il fenomeno nella popolazione caucasica. Pubblicando i risultati della ricerca che, ha preso in esame i soggetti non sindromici, nella rivista Dentistry Journal.
I denti sovrannumerari, più frequenti nei maschi
Nel corso dell'indagine, i ricercatori hanno effettuato una revisione accurata delle cartelle cliniche presenti presso diversi centri odontoiatrici. Identificando un gruppo di 207 individui che soddisfacevano i criteri di inclusione e che avevano un totale di 258 denti sovrannumerari. La maggior parte dei soggetti aveva un solo dente sovrannumerario, mentre il 15% ne aveva due. I maschi sembrano essere più suscettibili a sviluppare denti sovrannumerari rispetto alle femmine, con un rapporto maschi/femmine di 1,65. Tuttavia, gli autori dello studio non hanno riscontrato alcun dimorfismo sessuale nella gravità della condizione, il che è un dato rilevante.
Dove si manifesta prevalentemente l'anomalia
Esaminando i modelli specifici dei denti sovrannumerari, gli studiosi hanno notato che nella mascella i modelli più comuni erano 21, 11, 12, 18 e 28, mentre nella mandibola i più comuni erano 34, 44, 35, 45 e 42. Inoltre, la maggior parte dei denti sovrannumerari era presente unilateralmente, indipendentemente dal sesso del soggetto. Nella mascella erano più spesso situati anteriormente, mentre nella mandibola si osservava l'opposto. In ogni caso, i denti sovrannumerari erano più frequenti nella mascella rispetto alla mandibola. Inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di denti impattati, orientati normalmente e di dimensioni normali.
Il senso di questa ricerca
In sintesi, questo studio contribuisce a colmare una lacuna nella conoscenza riguardante i modelli dei denti sovrannumerari nei soggetti europei bianchi non sindromici. Comprendere la natura di questo fenomeno, infatti, secondo i ricercatori è essenziale per diagnosticare e pianificare il trattamento in modo adeguato e tempestivo. Sapendo che i fattori genetici, in questo frangente, sono meno determinanti che in altre circostanze.