Le decisioni cliniche sono il pane quotidiano di un odontoiatra. Il clinico, infatti, nel redigere il piano di trattamento, compie una diagnosi e offre soluzioni alternative, per poi suggerire la migliore terapia. Tuttavia, non sempre i dati di cui dispone l'odontoiatra sono sufficienti o certi per prendere le giuste decisioni cliniche. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Melbourne, Australia, ha indagato i processi decisionali degli odontoiatri sottesi ai casi clinici più incerti. Pubblicando poi lo studio, che ha visto la partecipazione anche della University of Jordan di Amman, Giordania, sulla rivista Diagnostics.
I fattori che influenzano le decisioni cliniche
I ricercatori hanno esaminato 64 articoli pertinenti, provenienti da 27 paesi, perlopiù realizzati nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Gli articoli, per la maggior parte studi osservazionali, coprivano il periodo compreso tra il 1991 e il 2022. Gli autori dello studio hanno identificato sei principali temi ricorrenti che influenzano le decisioni cliniche: fattori clinici, esperienza clinica, preferenze e percezioni del paziente, euristiche e pregiudizi, intelligenza artificiale e informatica, e linee guida esistenti.
Come interpretare i risultati dello studio
Secondo i ricercatori, nonostante i progressi nella scienza odontoiatrica, la pratica basata sull'evidenza è solo uno dei molti fattori complessi che guidano le decisioni cliniche in odontoiatria. L'odontoiatra, infatti, è influenzato anche altri elementi, tra cui l'esperienza personale, le preferenze del paziente e l'uso di euristiche e pregiudizi, ma non solo. Perché anche le linee guida e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale possono giocare un ruolo criciale nelle decisioni cliniche.
Cosa suggerisce questa ricerca
Gli autori dello studio mettono in risalto la necessità di adottare criteri razionali e condivisi per migliorare l'accuratezza delle decisioni cliniche. Tuttavia, ciò richiede ulteriori studi rigorosi per valutare anche l'effettivo impatto clinico delle nuove tecnologie e metodologie che pure influenzano il processo decisionale. D'altro canto, anche le decisioni condivise tra il dentista e il paziente, considerando le preferenze individuali e i fattori contestuali, possono influenzare il piano di trattamento concordato. Proprio come gli errori imputabili al singolo operatore, sempre possibili a causa della complessità della materia o delle diverse risposte individuali ai medesimi trattamenti. Insomma, per migliorare le decisioni cliniche in ambito odontoiatrico, secondo i ricercatori serviranno ulteriori approfondimenti per sviluppare metodologie più precise che possano minimizzare gli errori e garantire maggiormente la sicurezza del paziente.