Decalogo per la salute orale di mamma e bambino

Autori

Matteo Beretta                             In collaborazione con
Michela Paglia

 

 

Decalogo per la salute orale di mamma e bambino
- Ultima modifica: 2024-12-18T11:28:15+00:00
da Paola Brambilla

Meglio iniziare quando il piccolo è ancora in arrivo

Abbiamo imparato che i primi 1000 giorni di vita (il periodo che va dal concepimento al secondo anno di età) influenzano profondamente la salute e il benessere del bambino di oggi che sarà l’adulto di domani (1).
È il periodo in cui l’ambiente esterno influisce sui geni e sul loro funzionamento; il contesto intorno al bambino, le persone che lo circondano e perfino gli stimoli psicologici sono in grado di regolare il funzionamento dei geni, di spegnerne alcuni e di accenderne altri, di rallentare o accelerare il loro funzionamento (2).
Nei primi 1000 giorni si forma gran parte dell’organismo e proprio perché esso è in via di costruzione è più facile modificarlo e adattarlo all’ambiente: nel gergo scientifico si dice che nei primi periodi di vita l’organismo è plastico, più facilmente malleabile e influenzabile.
Per questa ragione è fondamentale partire con gli stili giusti.
Sì, perché gli stili di vita della famiglia (Figura 1) condizionano profondamente la salute, lo sviluppo e il comportamento del bambino, che è fortemente ricettivo sotto tutti i punti di vista. In uno Studio del 20193, dedicato alla analisi dello stato della carie precoce dell’infanzia (ECC: early childhood caries) sul territorio italiano, realizzato in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano, è stato individuato l’identikit della famiglia che presenta il più alto rischio di sviluppare per i propri figli questa patologia (Figura 2):

  • genitori giovani (<35 anni);
  • entrambi fumatori e con scarsa igiene orale (bassa frequenza di spazzolamento dei denti e ≥ 7 carie);
  • appartenenza a uno status socioeconomico medio o medio alto (>3.000 €/mese);
  • numero elevato di figli (≥ 3 figli).

 

 

Nello stesso lavoro scientifico è stato evidenziato ancora una volta che i principali fattori di rischio per l’ECC nei neonati sono l’uso del ciuccio imbevuto di sostanze zuccherine e l’uso del biberon con il latte prima di dormire (Figura 3) non seguito da igiene orale nei bambini di età inferiore a due anni (proprio nel pieno dei nostri fondamentali 1000 giorni), mentre nei bambini più grandi il rischio è rappresentato dal bere succhi di frutta o bevande zuccherate.

 

3. Utilizzo del biberon o allattamento notturno: fondamentale la successiva igiene orale con presidi dedicati, per non far addormentare il bambino con la bocca non pulita

 

Un recente studio (4), realizzato in collaborazione con Fondazione De Marchi, Università e Policlinico di Milano, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Stomatologico Italiano, suggerisce che la prevenzione dell’ECC deve iniziare fin dall’infanzia.

Medici, infermieri e altro personale sanitario giocano un ruolo importante nell’educare i genitori circa la prevenzione e la promozione della salute orale dei loro figli mediante un approccio odontoiatrico precoce e scelte alimentari adeguate (5).
L’ esposizione a fattori di rischio o protettivi in questo periodo può comportare risposte adattive (variabili a seconda del periodo di esposizione) avvantaggiando, nel caso di fattori di rischio, la comparsa di patologie e disturbi in età infantile e adulta, favorendo invece, nel caso di fattori protettivi, un migliore sviluppo del bambino nel suo complesso, anche per la salute generale (6).
Tutto ciò vale anche per la salute orale!

Il decalogo della prevenzione

Di seguito viene fornito un agile decalogo, realizzato con un linguaggio semplice e adatto a una comunicazione efficace con il bimbo-famiglia (così ci piace definire il mondo dei caregiver che ruota attorno al prendersi cura di un bambino) per la prevenzione orale in questo delicato periodo, per conoscere le giuste raccomandazioni da fornire alle future mamme per sé e poi per i loro futuri piccoli. Potrete partire da qui per perfezionarlo o integrarlo a seconda delle vostre esigenze di comunicazione efficace e anche, ci permettiamo di sottolinearlo, etica.

1. Cambiamenti fisiologici in gravidanza e rischio di patologie orali

Durante la gravidanza, le variazioni fisiologiche incrementano il rischio di sviluppare malattie dentali e gengivali. Si raccomanda di eseguire controlli odontoiatrici regolari ogni trimestre e sedute di igiene orale professionale in base alla giusta periodicità valutata, per monitorare e prevenire tali condizioni.

2. Igiene orale domiciliare durante la gravidanza

È essenziale mantenere un’igiene orale domiciliare scrupolosa, fornendo alle future mamme informazioni e istruzioni sull’uso di uno spazzolino a setole morbide e dentifricio, associati a strumenti interdentali adeguati, come filo o scovolino, per una igiene completa e accurata (potete consigliare, in collaborazione con i vostri igienisti dentali, i presidi più adatti per le singole necessità). Le evidenze scientifiche attuali suggeriscono l’uso del fluoro in gravidanza esclusivamente per via topica (tramite dentifrici, gel o collutori), evitando l’assunzione sistemica (7, 8).

3. Igiene orale neonatale

L’igiene orale del neonato dovrebbe iniziare subito dopo la nascita. Si consiglia di pulire palato, guance, lingua e gengive con una garza inumidita, avvolta intorno al dito o utilizzando guanti o ditalini in silicone, preferibilmente dopo ogni poppata.
Eseguire la pulizia sul fasciatoio facilita una visione completa del cavo orale, ma in altre condizioni, ad esempio se la mamma allatta a letto, è possibile tenere sul comodino i presidi necessari per immediatezza di utilizzo e non perdere questa fondamentale abitudine, che diventa una necessità.

4. Trasmissione batterica madre-figlio

I batteri cariogeni possono essere trasmessi dalla madre al bambino. È quindi fondamentale mantenere una buona igiene orale certamente anche dopo la gravidanza, sottoponendosi a visite e sedute di igiene professionale periodiche ed evitando comportamenti a rischio, come il contatto della saliva materna con ciucci o posate utilizzate per il bambino.

5. Uso del ciuccio e sviluppo orale

È opportuno introdurre il ciuccio solo dopo il consolidamento dell’allattamento al seno, ovvero in media dopo il primo mese di vita. Non immergerlo in sostanze zuccherine (zucchero o miele) e rimuoverlo gradualmente entro i 18 mesi per poi eliminarlo entro i 24 mesi. L’uso del ciuccio riduce del 60% il rischio di SIDS e promuove lo sviluppo della muscolatura periorale, specialmente nei neonati pre-termine. Si raccomanda di scegliere un ciuccio con tettarella simmetrica e piatta, simile al capezzolo materno, per favorire il corretto sviluppo scheletrico, neuromuscolare e occlusale nella dentizione decidua.

6. Igiene dei denti decidui

Alla comparsa dei primi denti, è fondamentale eseguire una igiene accurata con uno spazzolino a testina morbida per bambini almeno 2-3 volte al giorno, soprattutto evitando di far addormentare il piccolo senza che la bocca sia stata pulita. Una posizione adeguata può essere tenere il bambino in braccio, con la testa appoggiata alla spalla, per facilitare la visuale. L’utilizzo di un dentifricio contenente fluoro è consigliato, applicando una quantità pari a un chicco di riso.

7. Scelta di biberon e tettarelle

Preferire biberon in vetro o privi di bisfenolo A (BPA) e tettarelle in materiali morbidi, evitando di allargare i fori per non influenzare negativamente lo sviluppo del palato. Alla comparsa dei denti, si sconsiglia l’uso del biberon per la somministrazione di pasti notturni o per facilitare l’addormentamento, e si raccomanda la sua eliminazione entro i 18 mesi.

8. Alimentazione equilibrata e salute orale

La Società Italiana di Pediatria raccomanda di suddividere i pasti del bambino in cinque momenti quotidiani (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena) per garantire una crescita e uno sviluppo adeguati, riducendo l’esposizione prolungata dei denti agli acidi.

9. Evitare zuccheri aggiunti

Non aggiungere zuccheri durante la preparazione dei cibi o delle bevande destinati al bambino, né durante i pasti. È importante limitare il consumo di alimenti industriali contenenti zuccheri, come succhi di frutta, tè zuccherati e merendine, per preservare la salute orale e sistemica del bambino (9).

10. Prima visita odontoiatrica

Si consiglia di portare il bambino alla prima visita dal dentista pediatrico tra i 18 e i 24 mesi, come indicato dalle Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia del Ministero della Salute (2017), in condizioni di salute, senza attendere l’arrivo della patologia.

Desideriamo, però, farci promotori, insieme con tutti voi (odontoiatri e igienisti dentali), di una approccio alla salute orale che inizi ancora prima, secondo il concetto dei 1000 giorni e a partire dalla pancia della mamma, stimolando le donne stesse a portarci poi i loro bambini in visita già in epoca neonatale, quando, in collaborazione con il neonatologo, il pediatra, le ostetriche e tutte le figure di riferimento per questa delicata fase della vita, possiamo davvero fare la differenza per la salute di oggi e quella di domani, non solo quella orale ma anche quella emotiva (10), stimolando un approccio positivo e di benessere che duri nel tempo (Figura 4), fornendo le giuste raccomandazioni per promuovere comportamenti e stili di vita corretti.

 

4. Family Spa Inspired Oral Care

 

Bibliografia

1. Paglia L, Gatto R. La salute orale di mamma e bambino nei primi 1000 giorni di Vita. Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2021.
2. Paglia L, Beretta M. Odontoiatria Materno-Infantile, Ariesdue-Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2021.
3. Colombo S, Gallus S, Beretta M, Lugo A, Scaglioni S, Colombo P, Paglia M, Gatto R, Marzo G, Caruso S, Paglia L. Prevalence and determinants of early childhood caries in Italy. Eur J Paediatr Dent. 2019 Dec;20(4):267-273.
4. D’oria V, Bettocchi S, De Cosmi V, Paglia M, Colombo S, Scaglioni S, Agostoni C, Beretta M, Braiotta F, Berti C, Paglia L. Risk factors for Early Childhood Caries in Italian preschoolers: A cross-sectional analysis. Eur J Paediatr Dent. 2024 Sep 1:1. doi: 10.23804/ejpd.2024.2289.
5. Ministero della Salute, 2014. Raccomandazioni per la promozione della salute orale perinatale.
6. Cesari M, Vanacore N, Agostoni C. The two extremes meet: pediatricians, geriatricians and the life-course approach. Pediatr Res. 2019 Oct;86(4):432-435.
7. Ministero della Salute, 2016. Fluoro: Valutazione del rischio e valore guida.
8. Daniele S. La concentrazione di fluoro in acque potabili e dentifrici: protezione lesione cariosa/rischio fluorosi nel bambino 0-72 mesi. Il Dentista Moderno, Luglio 2024; 46-55. ¶ 9. Worl Health Organization, 2015. Guideline: sugars intake for adult and children.
10. Beretta M, Federici Canova F, Gianolio A, Zaffarano L. Spa-Inspired Oral Care: A new approach in paediatric dentistry. Eur J Paediatr Dent. 2022 Jun;23(2):125-127.
Decalogo per la salute orale di mamma e bambino - Ultima modifica: 2024-12-18T11:28:15+00:00 da Paola Brambilla
Decalogo per la salute orale di mamma e bambino - Ultima modifica: 2024-12-18T11:28:15+00:00 da Paola Brambilla