Sabato 6 aprile, a Brindisi, si è tenuto il Convegno sulle aggressioni fisiche e verbali nei confronti dei professionisti sanitari, nel corso del quale è stato anche ricordato il caso di Paola Labriola, psichiatra uccisa da un suo paziente, che prima del terribile evento aveva dichiarato che «non c'è sicurezza negli ambienti di lavoro a causa del facile accesso da parte di chiunque al Servizio, sia per la conformazione non funzionale degli spazi dell'ambulatorio che per l'assenza di personale di controllo».
I dati emersi da un’indagine svolta da ANAAO/Assomed su 1.280 medici sono allarmanti.
Il 65% del personale sanitario ha segnalato minacce, il 66.2% ha denunciato aggressioni verbali, e ben il 33.8% dichiara di aver subito aggressioni fisiche. E le percentuali aumentano al Sud Italia e nelle isole.
Risulta dunque di primaria importanza trovare nuove garanzie a tutela dei professionisti della salute, per far sì che episodi come quelli di Paola Labriola non si ripetano.