Viene descritto il comportamento anomalo di un elemento sovrannumerario incluso che, da un orientamento inizialmente favorevole a una eruzione spontanea, si è ruotato di 90 gradi, entrando in collisione con la radice dell’incisivo laterale.
Stefano Beonio Brocchieri* Riccardo Benzi Cipelli**
*Specialista in Odontostomatologia, libero professionista, Castano Primo (MI) e Vigevano (PV)
** Specialista in Odontostomatologia, libero professionista, Vigevano (PV)
Riassunto
Gli autori descrivono in questo articolo il comportamento anomalo di un mesiodens che da un orientamento inizialmente favorevole a una eruzione spontanea si è ruotato di 90 gradi, entrando in collisione con la radice dell’incisivo laterale.
L’esperienza degli autori suggerisce la necessità di programmare un monitoraggio radiografico periodico una volta diagnosticata la presenza di un elemento sovrannumerario.
Un disturbo comune della dentizione umana è rappresentato dalla presenza di elementi sovrannumerari.
Elementi sovrannumerari inclusi si presentano con maggior frequenza nell’area retroincisiva del mascellare superiore e prendono il nome di “mesiodens”1.
Si definisce sovrannumerario un elemento in eccedenza rispetto alla normale formula dentaria degli elementi sia della serie decidua 20 che della serie permanente 322.
Prevalenza
La frequenza di questo disturbo è stata stimata nello studio di Yusof tra lo 0,1 e il 3,6% della popolazione non sindromica adulta3.
Ha una netta prevalenza nel sesso femminile con un rapporto con quello maschile di 2:14.
Complicazioni
Le più frequenti complicanze che si possono associare con la presenza di un elemento sovrannumerario sono rappresentate principalmente da:
- inclusione dentaria;
- eruzione ritardata o ectopica di un dente adiacente;
- discrepanza di spazio determinata dalla presenza in arcata da un elemento sovrannumerario nella regione anteriore del mascellare superiore;
- diastema interincisivo;
- formazione di cisti follicolari5,6.
Eziologia
L’eziologia alla base della formazione di elementi sovrannumerari rimane a oggi poco chiara. Varie teorie sono state postulate per spiegare come e perché si formano.
Secondo numerosi studi la formazione dei sovrannumerari sarebbe da imputare a una iperattività della lamina dentaria6,7,8 con il perdurare per un lungo periodo delle cellule epiteliali in grado di formare tali elementi. Secondo altri studi sarebbe invece da annoverare a una predisposizione genetica associata a un gene autosomico recessivo9.
Caso clinico
P.S. si è presentato alla nostra osservazione nel gennaio 2011 all’età di 8 anni. In prima visita era chiaramente evidenziabile l’anomalo tragitto di eruzione del centrale superiore di destra in un contesto generale di totale normalità nello sviluppo sia delle arcate dentarie sia dei rapporti interarcata. L’anamnesi generale era negativa e il paziente non presentava anomalie funzionali (Figure 1-5).
Abbiamo richiesto una CBCT che ha permesso di evidenziare la presenza di un elemento sovrannumerario retroincisivo con asse lungo parallelo a quello degli incisivi centrali superiorI (Figure 6-8).
Vista la quasi totale assenza di contatto tra il sovrannumerario e l’incisivo definitivo, l’orientamento favorevole a una eruzione palatina spontanea e la giovane età del paziente si è deciso di intraprendere un trattamento ortodontico intercettivo, sperando di poter evitare la chirurgia estrattiva.
È stato utilizzato un Quad Helix con bracci laterali estesi agli incisivi centrali per migliorare il lieve deficit trasversale superiore, mentre veniva corretto il cross bite incisivo allontanando in questo modo la radice del centrale dal sovrannumerario (Figure 9-13).
A fine 2016, effettuata una OPT di controllo (Figura 14), è stato possibile riscontrare una notevole variazione, purtroppo sfavorevole a un’eruzione spontanea, nell’orientamento dell’elemento sovrannumerario. Nella nuova CBCT del mascellare superiore (Figure 15-17) si poteva evidenziare con esattezza posizione e decorso radicolare dell’elemento sovrannumerario, nonché i precisi rapporti stretti dallo stesso con le porzioni radicolari degli elementi 2.1 e 2.2.
Si programmava pertanto intervento di avulsione dell’elemento sovrannumerario con via di accesso palatale.
Si praticava una incisione palatale con risparmio delle papille e elevazione del lembo completo a tutto spessore, sino ad evidenziare perfettamente il sovrannumerario (Figure 18, 19).
Dopo averlo perfettamente sbrigliato e constatata la sua completa lussabilità senza interferenza alcuna con le radici dei due incisivi, si procedeva ad estrazione atraumatica.
Infine, si suturava con punti staccati transpapillari (Figure 20, 21); la sutura veniva poi rimossa a una settimana dalla piccola chirurgia. Nella seduta di rimozione dei punti si constatava la perfetta guarigione dei tessuti molli e la piena soddisfazione del piccolo paziente che non aveva lamentato alcun disturbo post-chirurgico (Figura 22).
Conclusioni
Abbiamo assistito, seguendo questo paziente, a un movimento sfavorevole di rotazione del germe dell’elemento sovrannumerario. A nostro parere, in questi casi, è indispensabile un controllo radiografico periodico, qualora si decida di procastinare la chirurgia estrattiva.
Ringraziamenti
Ringraziamo Anatomage nella persona dell’ing. Iolanda Decorato per averci messo a disposizione il software Invivo per la visualizzazione delle immagini CBCT.
Corrispondenza
info@dottorbrok.it
Anomalous eruptive behaviour of a mesiodens, monitored with CBCT
Summary
In this article, the authors describe the anomalous behaviour of a mesiodens that, from an initial correct position for a spontaneous eruption, turned by 90 degrees therefore colliding with the root of the lateral incisor.
The experience of the authors suggests the need to schedule a periodic monitoring through a radiographic program, once the presence of a supernumerary element has been diagnosed.
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Vorrei bonariamente contestare l’uso di una cbct ove una, due endorali erano più che sufficienti. Una dose di raggi assolutamente non necessaria, specie in un’età così criticamente giovane.