Un consumo eccessivo di zuccheri aggiunti in età pediatrica è associato a un aumentato rischio di sviluppare la malattia cariosa, ma anche di obesità, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica. Il bambino educato ad alime …
Un consumo eccessivo di zuccheri aggiunti in età pediatrica è associato a un aumentato rischio di sviluppare la malattia cariosa, ma anche di obesità, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica.
Il bambino educato ad alimentarsi in modo variato ed equilibrato potrà mantenere da adulto questa buona abitudine, a tutto vantaggio del suo stato di salute.
Luigi Paglia, Silvia Friuli
Reparto di Odontoiatria Materno-Infantile, Istituto Stomatologico Italiano, Milano
Roberto Gatto, Marco Severino
Odontoiatria Pediatrica Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità pubblica, Scienze della Salute e dell’Ambiente. Università degli Studi de L’Aquila
Riassunto
Negli ultimi anni l’eccessiva assunzione di zuccheri con la dieta è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di importanti malattie, in particolare quando l’eccesso riguarda zuccheri aggiunti a cibi e bevande, miele o sciroppi, e non gli zuccheri naturalmente presenti in verdure, frutta e latte. Alcuni studi sostengono che un consumo eccessivo di zucchero è associato ad un aumentato rischio di sviluppare malattia cariosa, obesità, malattie cardiovascolari (MCV), diabete mellito di tipo 2 (DMT2), sindrome metabolica, steatosi epatica non-alcolica (NAFLD). L’obesità è, a sua volta, il principale fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi respiratori del sonno (DRS). Un sonno qualitativamente e quantitativamente inadeguato può, infine, portare nei bambini e negli adolescenti a un aumento del peso corporeo e dell’adiposità, a insulino-resistenza, iperglicemia e problemi cardiometabolici. Alcuni ricercatori stanno vagliando l’ipotesi di un possibile collegamento tra l’eccessivo consumo di zucchero e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Alla luce di questo, clinici e genitori possono e devono sostenere, in sinergia, il corretto sviluppo delle preferenze e del comportamento alimentare dei bambini.
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