Ozono nella terapia causale parodontale
Un interessante studio microbiologico giapponese ha valutato l'azione di gel ozonizzati su una varietà di specie microbiche, con particolare riguardo per quelle parodontali. Il lavoro ha osservato un'azione battericida nei confronti di Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia, Fusobacterium nucleatum, Aggregatibacter actinomycetemcomitans ed Eikenella corrodens.
Definizione e indicazioni del ritrattamento ortogrado
Secondo quanto affermato oramai più di venti anni fa dalle quality guidelines della European Society of Endodontology, l'endodonzia moderna rappresenta un compendio di trattamenti...
Possiamo già parlare di impianti ultra-corti?
Un recente articolo fornisce un'analisi di sopravvivenza, ovviamente a breve termine, riferita a una sistematica implantare definiti "impianti ultra-corti". L'asticella viene quindi spostata al limite massimo di 6 mm. L'indagine è di tipo retrospettivo e ha coinvolto un totale di 372 pazienti trattati con altrettanti impianti da 6 o da 5 mm, in arcata superiore o anche inferiore, con 3 tipologie di osso.
Comunicazione cellulare nella biomeccanica ortodontica
Negli ultimi anni, la biologia molecolare ha fatto luce su diversi aspetti del processo di comunicazione tra cellule, la quale sembra sia principalmente mediata attraverso l'espressione di molecole di natura proteica. Di recente, il gruppo di lavoro di Vansant ha proposto una revisione sistematica su questo argomento, con l'obiettivo di mettere a punto una timeline che descrivesse i diversi meccanismi che si mettono in atto.
Tecnica adesiva nel posizionamento del perno in fibra: un aggiornamento delle evidenze in ambito...
Il posizionamento di un perno in fibra prevede l'adesione da parte del cemento a due differenti substrati: la superficie del perno e la dentina canalare.
Un interessante lavoro ha messo in relazione l'interazione fra cementi a base resinosa e dentina con la ritenzione dei perni in fibra a livello radicolare.
Errata somministrazione di antibiotici in odontoiatria: il trend statunitense
Da ormai alcuni anni a questa parte, in campo medico si è acquisita la consapevolezza delle possibili problematiche rispetto a un impiego scorretto degli antibiotici, con particolare riferimento alla pratica dell'overtreatment e al rischio determinato dalle forme di antibioticoresistenza. Di recente l'American Dental Association ha indagato il trend prescrittivo degli antibiotici a livello statunitense, anche al fine di quantificare i costi derivanti dalla inappropriata somministrazione.
Tecnica UPV/ EHU per prelievo di tessuto connettivo palatino
Il prelievo di tessuto connettivo a origine autologa costituisce una metodica operativa ampiamente documentata, dotata di grande versatilità d'impiego e uno dei gold standard...
Frattura di impianto: aggiornamento clinico ed epidemiologico
Una complicanza non comune ma comunque degna di essere contemplata: un recente studio fornisce una prospettiva di follow-up a lungo termine al fine di indicare l'incidenza e inquadrare i pattern più ricorrenti con i quali si presenta la frattura di impianto.
L’impiego dei sostituti dentinali sulla dentina affetta
Negli ultimi anni la terapia conservativa ha beneficiato delle accresciute conoscenze sui meccanismi eziopatogenici della malattia cariosa. Nel caso di lesioni cariose profonde, sono oggi disponibili sostituti dentinali, apponibili sulla dentina affetta. Tali prodotti hanno anche effetti benefici sulla polpa e, quando utilizzati a tale scopo, difficilmente vengono posizionati su una dentina completamente libera.
Associazione tra flusso salivare e rischio di candidosi
Il fluido salivare ricopre un ruolo fondamentale nella salute e nella funzionalità dell'organo stomatognatico. Esso ha una valenza composita: ha funzione protettiva della demineralizzazione...
Evoluzione nei materiali dentari: zirconia monolitica ad alta traslucenza
La ripetibilità di risultati di eccellenza in termini estetici e funzionali nell'ambito della riabilitazione protesica deriva certamente dall'impegno dei clinici nella definizione dei protocolli...
Diagnostica bidimensionale e tridimensionale nei casi di inclusione del canino superiore
Con un'incidenza compresa tra 1 e 3%, l'inclusione del canino superiore costituisce un quadro relativamente comune, secondo solo al terzo molare. Al fine di programmare un approccio terapeutico, la diagnostica radiografica richiede di essere accurata. Un raffronto tra OPT e CBCT.
Sierologia nello studio della perimplantite nei soggetti obesi
La proteina C reattiva rappresenta un marcatore di infiammazione sistemica di basso grado, associato sia all'obesità che alla malattia parodontale. Livelli elevati di PCR implicano l'aumentata produzione di alcune citochine implicate nella distruzione del parodonto. Un recente studio retrospettivo cross-sezionale ha vagliato i parametri clinici e radiografici della perimplantite in pazienti con diversi livelli di obesità, correlandoli con i relativi livelli sierici di PCR.
Impianti corti: indicazioni a medio termine
La tematica degli impianti corti si trova a essere da alcuni anni oggetto di dibattito a cominciare dalla tipologia di impianti che rientrano all'interno della definizione. L'uso di tali prodotti avrebbe diversi vantaggi, primo fra tutti quello di ridurre la necessità di interventi preimplantari di bone augmentation. I dati parlano di un aumento dell'interesse e sono pertanto meritevoli di raffronto con le evidenze scientifiche.
Perio medicine: aterosclerosi
Negli ultimi anni sono stati compiuti diversi lavori scientifici nell'ambito della cosiddetta perio medicine, ovvero quella branca che collega la malattia parodontale con alcune delle condizioni sistemiche di maggiore impatto in termini epidemiologici. In questo ambito rientra ad esempio un interessante lavoro condotto dal gruppo di Kim che correla la parodontite con l'aterosclerosi e, quindi, con le principali affezioni cardiovascolari.
Metodiche di decontaminazione delle superfici implantari: risultati di uno studio in vitro
L'esplosione della pratica implantare degli ultimi anni ha drasticamente migliorato l'approccio riabilitativo delle diverse forme di edentulia. Dall'altra parte, è sempre importante sottolineare che i trattamenti implantoprotesici, pur soggetti a tassi di successo e di sopravvivenza ampiamente soddisfacenti, richiedono controllo e manutenzione regolari.