Piccolo glossario di semeiotica ortopantomografica

La terminologia specialistica in ambito medico, al fine di descrivere l'aspetto clinico o radiografico tipico o quantomeno ricorrente di una patologia, usa da sempre...
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Riabilitazioni di II classe: diagnosi precoce e restauri minimamente invasivi

Nell'approccio alla malattia cariosa, la diagnosi precoce sta diventando una componente sempre più importante ai fini di ottimizzarne la gestione clinica. In particolare, le sedi...
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Scopi e regole di compilazione della cartella parodontale

La cartella clinica parodontale presenta una struttura peculiare e contiene numerosi elementi, non esclusa la segnalazione dei miglioramenti del paziente, l’aderenza alle indicazioni fornite e l’attitudine a presentarsi ai controlli. Quali sono gli step per la sua compilazione?

Dente trattato endodonticamente in sede frontale e il perno in fibra

Il dente trattato endodonticamente diviene più delicato ed è maggiormente esposto a fratture e complicanze. L'obiettivo di un trattamento è la risoluzione della problematica contingente e, allo stesso modo, il ripristino della futuribilità del dente malato. La restaurativa post-endodontica rimane un oggetto di dibattito importante, soprattutto nelle sedi frontali, laddove è particolarmente rilevante un terzo target, ovvero il ripristino dell'anatomia dentale e, con essa, della normale estetica.
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Fattori che influenzano l’insorgenza di carie interprossimali

I siti interprossimali rappresentano una delle sedi a maggior rischio di infiltrazione cariosa. Il gruppo di lavoro di Pokhojaev ha proposto recentemente un interessante studio dei meccanismi di logoramento delle superfici interprossimali, che si trovano esposte alle forme masticatorie ma anche alla pressione dei tessuti molli e a diversi altri stimoli meccanici, oltre, naturalmente, al contatto con l'elemento adiacente.

Diabete e parodontite: serve un approccio multidisciplinare

Un Congress report per consigliare adeguatamente i pazienti odontoiatrici. La gestione del diabete non può più essere affidata ai soli specialisti ma deve coinvolgere diverse...
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L’importanza della terapia parodontale non si vede solo in bocca

La perio-medicine è quella disciplina che studia le possibili correlazioni tra la malattia parodontale e alcune patologie. La ricerca in questo ambito è fra...
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La diagnostica per immagini in parodontologia

L'imaging rappresenta il secondo livello della diagnostica della malattia parodontale. L'esame standard è costituito dalla radiografia endorale periapicale: nell'approccio al sospetto di parodontopatia, può essere indicato valutare il quadro dell'intera dentatura attraverso lo status radiografico, da alcuni chiamato anche “panoramica di endorali”.
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Riabilitazione di II classe: come avere l’approccio più conservativo

Dal punto di vista clinico, le carie interprossimali presentano criticità sia per quanto riguarda la diagnostica che per quanto concerne la risoluzione susseguente. La sede mal si concilia con la diagnosi precoce, in presenza di lesioni cariose in fase iniziale, vi è ampio dibattito a proposito del ruolo dell'approccio “wait & see” oppure delle moderne procedure minimamente invasive. Queste tematiche e altre ancora verranno considerate in maniera approfondita nel videocorso: "Riabilitazione di II classe: risoluzione di criticità e semplificazione".
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Scoperte incidentali alla CBCT e gestione clinica

La CBCT espone l'odontoiatra prescrittore – e, in alcuni casi, diretto esecutore – dell'esame alla possibilità di ritrovare reperti diagnostici inattesi o comunque non correlati alla motivazione per la quale lo stesso era stato richiesto. Ciò obbliga il professionista a considerare la necessità di sottoporre il paziente a valutazioni legate a tali possibili scoperte,..
DM_il-dentista-moderno_incappucciamento-pulpare-dente vitale

Standard e prospettive nell’incappucciamento pulpare

Il razionale attuale con cui viene condotto il procedimento consiste nella stimolazione chimica del tessuto e nella facilitazione della formazione di dentina riparativa. Al di là degli studi istologici, la procedura ha beneficiato indiscutibilmente dell'evoluzione dei materiali.
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Impianti postestrattivi e contestuale rigenerazione ossea

I protocolli di implantologia postestrattiva stanno incontrando grande interesse da parte dei clinici, in quanto permettono una riduzione dei tempi operativi, di attesa e del numero di interventi. È auspicabile poter individuare nel corso del planning preoperatorio i fattori che possono condurre a complicanza, di modo da poterli approcciare in via preventiva.

Compositi bulkfill flowable e paste-like: indicazioni a medio termine da una revisione sistematica

I compositi bulkfill costituiscono senza dubbio un'opzione interessante per i clinici e, per questo, sono uno dei trend topic nell'ambito della conservativa in odontoiatria. A fronte di una indiscutibile versatilità da parte di questi materiali, è lecito domandarsi se siano in grado di garantire, nel medio-lungo termine, delle performance cliniche quantomeno pari rispetto ai compositi in pasta convenzionali. È quanto si è proposto di indagare una recente revisione sistematica...
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Impianti postestrattivi nei siti anteriori

Il mantenimento della corretta estetica gengivale e l'integrazione con il restauro protesico costituisce forse il fattore di maggiore criticità nella riabilitazione implantare dei settori frontali. L'insorgenza recessioni rappresenta una complicanza piuttosto comune in questa sede, con un frequenza che può raggiungere il 16% dei casi.
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Criticità nell’implantologia postestrattiva

I protocolli chirurgici e protesici di implantologia postestrattiva forniscono oggigiorno risultati buoni in termini di affidabilità, ma non possono essere del tutto scevri da fattori di criticità. Una revisione che ha coinvolto diversi ricercatori italiani ha considerato alcune tra le potenziali criticità legate a questo tipo di riabilitazioni.
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CBCT in parodontologia: aggiornamento dell’evidenza

La TC cone beam, esame sempre più diffuso soprattutto in chirurgia orale e implantologia, rappresenta un'opzione che può quantomeno essere presa in considerazione anche in parodontologia, per i vantaggi dell'imaging 3D, anche nella resa di uno spazio ristretto, e anche al netto della continua riduzione della dose radiante (che rimane comunque superiore a quella di un'esame radiografico 2D digitale)...

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