Il peso dell’errore nella preparazione del moncone in una riabilitazione CAD/CAM: esistono materiali più...
L'avvento delle sistematiche CAD/CAM ha senza dubbio rivoluzionato i diversi ambiti dell'odontoiatria restaurativa. Avvalendosi di tale tecnologia è oggi possibile – e anzi preferibile...
Cos’è la “chronodentistry”?
Le applicazioni in campo medico della cronobiologia sono trasversali e spaziano dai disturbi del sonno, alla geriatria, alla medicina dello sport. Dal punto di vista organico, possono essere coinvolti i sistemi endocrino, nervoso, cardiovascolare, respiratorio, tegumentario, locomotore e anche gastroenterico. Un interessante articolo, apparso di recente su BioMed Central Oral Health, considera dettagliatamente le possibili applicazioni nel campo della medicina orale.
Aggiornamenti sul modello socio-correlato della malattia cariosa
La promozione della salute orale rappresenta una voce fondamentale della spesa sanitaria pubblica e privata nei paesi occidentali. Tra le principali patologie di competenza dell'odontoiatra, la malattia cariosa, in modo particolare, si caratterizza per l'alto impatto sociale, in virtù dell'elevata prevalenza già a partire dall'età pediatrica, in particolare nella fascia di popolazione svantaggiata dal punto di vista socioeconomico.
Prelievo connettivale palatino vs tuber: aspetto istologico
Pubblicazioni recenti hanno osservato come l'integrazione dell'innesto autologo connettivale possa essere influenzata da variabili qualitative correlate all’origine del tessuto. La sede di prelievo più comune è quella palatale, ma alcuni autori propongono come opzione di perfezionamento la sede della tuberosità del mascellare, in virtù del maggiore spessore che questa è in grado di offrire.
Guide all’eruzione: valutazione del momento auxologico
I dispositivi ortodontici di guida all'eruzione agiscono combinando l'azione di un apparecchio funzionale con quella di un positioner. Il momento auxologico risulta essere una tematica delicata in riferimento a tale apparecchio: un recente studio prospettico ha preso in considerazione un'opzione di applicazione precoce in fase di dentizione mista.
Intarsi in disilicato di litio: la preparazione cavitaria è in grado di influenzare il...
La resistenza alla frattura è un elemento fondamentale ai fini della sopravvivenza di un restauro ed è normalmente legata a diversi fattori, compresa geometria cavitaria o disegno della preparazione. La preparazione, a seconda di larghezza e profondità, può infatti influenzare la rigidità della cuspide e, di conseguenza, la resistenza complessiva della corona.
Partendo da tali presupposti, uno studio in vitro dal grande interesse clinico, ha valutato il valore di carico e la modalità di fallimento di intarsi prodotti in disilicato di litio mediante tecnica CAD/CAM.
Lo sbiancamento 2.0: ottimizzare i tempi e innalzare la soddisfazione
La richiesta di trattamenti che abbiano obiettivi principalmente estetici è costantemente aumentata da quando l’estetica si è imposta come caratteristica peculiare di un completo...
Nuove evidenze sulla gestione dei tessuti molli in implantologia postestrattiva
L'implantologia immediata ha acquisito grande interesse e garantisce ormai anche una predicibilità analoga a quella della chirurgia del sito postestrattivo guarito. Un interessante studio ha valutato gli effetti sulla zona frontale dell'arcata superiore di un protocollo combinato fra chirurgia implantare immediata e flapless, con inserimento di sostituto osseo bovino addizionato a collagene, e provvisorizzazione immediata.
Conseguenze dello scaling sulla superficie implantare
L'approccio alla mucosite, così come quello alla perimplantite, si rifanno in maniera basilare al trattamento di gengivite e parodontite, partendo con la cosiddetta terapia causale (scaling e root planing). Un recente studio ha indagato le conseguenze delle manovre routinarie di scaling sulla superficie dell'impianto.
Adesione nei compositi lavorati CAD/CAM
Uno degli aspetti più interessanti riguardante la metodica CAD/CAM è rappresentato dalla versatilità che le sistematiche attuali sono in grado di offrire: si spazia dalle diverse tipologie di ceramica alle resine. composite, PMMA, comprese le ceramiche ibride.
L’uso dei corticosteroidi nella gestione del dolore in endodonzia: stato dell’evidenza
Il dolore postoperatorio susseguente a trattamento endodontico ha un'incidenza fra 3 e 58% e viene controllato principalmente mediante l'uso dei FANS. L'uso dei corticosteroidi è invece piuttosto ridotto...
Trattamento non chirurgico della III classe scheletrica: aggiornamenti scientifici da una revisione sistematica della...
Il trattamento della malocclusione di III classe scheletrica costituisce una delle grandi sfide e, in molti casi, un limite della pratica ortodontica. Nel paziente in crescita l'approccio prevede la possibilità di addizionare una terapia ortopedica: sono contemplate protrusione mandibolare, regolazione funzionale e chin cup...
Resistenza alla frattura di faccette in disilicato di litio a livello dei premolari: risultati...
Le faccette veneer in materiale ceramico garantiscono una forte vocazione cosmetica e si prestano ad essere applicate anche in contesti di discolorazione irreversibile, malformazioni e fratture a carico degli elementi anteriori. D'altra parte, è indispensabile che restauri di questo tipo garantiscano affidabilità in termini prospettici di durevolezza.
II classi: compositi vs. tecnica atraumatica con cemento vetroionomerico ad alta viscosità
L'avanzamento in termini di procedure, tecnologie e materiali ha favorito l'affermazione di nuovi protocolli riabilitativi in odontoiatria conservativa. Si faccia riferimento ad esempio alle cosiddette terapie minimamente invasive, che prevedono un'approccio estremamente conservativo nei confronti delle lesioni cariose precoci...
Collutori e antisettici orali: cosa dice la letteratura
La terapia non chirurgica continua a costituire la prima linea nell’approccio alla malattia parodontale attraverso il controllo della placca. Al fine di prolungare gli effetti sul microbiota orale, può essere addizionata alla somministrazione di antisettici ad azione topica.
Impianti corti: alternativa o adiuvante al sinus lift?
Due revisioni sistematiche con meta-analisi che hanno considerato in maniera diametralmente opposta il rapporto tra impianti corti e rialzo di seno. Da una parte, gli impianti corti come alternativa al sinus lift con posizionamento di impianti a normale lunghezza, dall'altra l'uso di impianti corti nel contesto dello stesso rialzo.