La fluorizzazione delle acque: necessità di aggiornamento delle evidenze
La somministrazione di fluoro è una fondamentale e insostituibile strategia preventiva della malattia cariosa. Il panorama mondiale attuale, nei paesi occidentali, vede due strategie contrapposte: la fluorizzazione delle acque, in Nord America e Australia, e la somministrazione esclusivamente topica, maggiormente accettata nell’Europa continentale. Le indicazioni in arrivo dalla Gran Bretagna, che attualmente si trova in una condizione “ibrida”, potrebbero ridefinire il futuro approccio, a livello globale, rispetto a questo trattamento.
Lo spessore della parete antrale è un fattore di rischio per la perforazione della...
Un recente studio ha valutato retrospettivamente il crescente rischio di perforazione della membrana antrale correlato a un maggiore spessore della parete, individuando dei possibili cut-off di sicurezza e di pericolo. Il clinico, analizzando la CBCT preoperatoria, sarà in grado di discernere un caso a rischio.
Artefatti odontogeni nella pianificazione radioterapica a livello testa-collo
Gli artefatti odontogeni, determinati dalla presenza di impianti e/o altri restauri metallici, sono rilevati frequentemente sulle TC della regione testa-collo. Lo studio qui presentato mostra come le moderne tecniche di elaborazione dell’immagine possano superare, almeno parzialmente, queste problematiche.
L’adozione di una tecnica di apertura di camera mininvasiva riduce il rischio di frattura?
Il dente devitalizzato è un dente più debole di quello sano per una serie di motivi: tra questi, la perdita del tetto camerale e della dentina pericervicale. Il modello sperimentale qui proposto si è chiesto se, riducendo al minimo questo danno biologico, si possa ridurre il rischio di frattura.
Scansione intraorale e riabilitazione implantare: le risposte in un webinar
Per approfondire questo e molti altri elementi chiave per la realizzazione di una buona impronta, soprattutto in casi apparentemente complessi, come quando si deve trattare un paziente che deve ricostruire un’intera arcata con impianti, il dott. Francesco Mangano terrà un webinar il prossimo 10 giugno.
Rischio biologico in radiologia odontoiatrica
La revisione qui brevemente presentata, della quale si consiglia la lettura completa, presenta alcune evidenze riguardanti il rischio biologico determinato dalle principali metodiche radiodiagnostiche odontoiatriche .
Fisiopatologia del riassorbimento radicolare
Una recente "scoping review," condotta da Galler e colleghi, e recentemente pubblicata su BMC Oral Health, si è proposta di valutare le informazioni scientifiche riguardanti i modelli eziopatogenetici del riassorbimento radicolare, rilevando eventuali lacune della letteratura.
Tecnica VISTA modificata nel trattamento di recessioni multiple di classe III
Classicamente, si definiscono predicibilmente trattabili le recessioni gengivali fino alla II classe di Miller. Il case report preliminare, qui presentato, propone una tecnica evoluta di tunneling e ne valuta l’efficacia nel trattamento di recessioni multiple di III classe.
Influenza della dispersione sulla qualità della TC cone beam
La presente trattazione si pone in continuità con la precedente, comparsa sulla stessa rivista, che ha considerato il modello di Monte Carlo nella valutazione della dose efficace della TC cone beam. Qui viene valutato il ruolo della dispersione, a sua volta legata al FOV e al voltaggio (quindi l’energia del fascio radiante), sulla qualità dell’immagine radiografica tridimensionale.
Valutazione di un nuovo adesivo da protesi: stabilità, percezione batterica, crescita micotica
Da alcuni anni si osserva un crescente interesse per i prodotti organici e naturali in ambito medico e anche odontoiatrico. Questo studio, pubblicato da poco sull' International Journal of Environmental Research and Public Health, ha valutato un nuovo adesivo per protesi dentale, a base di olio di oliva.
Innesto autologo e GBR: outcome implantare e criteri di scelta
L’innesto osseo autologo e le tecniche di rigenerazione ossea guidata sono tecniche di bone augmentation ormai ampiamente documentate, in termini di predicibilità. Una recente revisione ha però riconosciuto alcuni limiti, nella letteratura, volendo effettuare dei confronti clinici. Su quali criteri, dunque, ci si deve basare nella scelta di una tecnica piuttosto che un’altra, allo stato attuale delle conoscenze?
Test per lo screening della salute parodontale Free
La saliva e altri fluidi orali in essa contenuti danno informazioni preziose sullo stato di salute del cavo orale. Grazie a un processo di Polymerase Chain Reaction, proteine, enzimi, acidi nucleici e metaboliti in essa presenti possono essere studiati per giungere a una diagnosi precoce e più specifica della malattia parodontale.
Modello di Monte Carlo nella valutazione della dose efficace della TC cone beam
Lo studio qui presentato, condotto da un gruppo di lavoro giapponese e recentemente pubblicato su Dentomaxillofacial Radiology, è interessante perché applica, con successo, un nuovo modello sperimentale, che potrebbe efficientare la futura ricerca nel campo della radioprotezione.
Biologia molecolare dell’ameloblastoma
Le tecniche molecolari hanno permesso di approfondire la conoscenza della biologia dell’ameloblastoma, uno dei principali tumori odontogeni. Queste scoperte, in un prossimo futuro, potrebbero compartecipare al trattamento, oggi meramente chirurgico, di questa malattia.
Stato dell’arte del workflow digitale in implantoprotesi
Una recente revisione, di cui si raccomanda la lettura completa, riflette sulle novità tecniche dell’ultimo periodo e, conseguentemente, sull’affidabilità raggiunta dal workflow digitale, nel realizzare protesi su impianti. Vengono considerati, in particolare, le fasi della scansione intraorale e i materiali oggi inclusi nelle lavorazioni finali.
La radioprotezione dal principio ALARA ad ALADAIP
Come è si è evoluto il principio di ottimizzazione nella radioprotezione del paziente odontoiatrico? In un'interessante "letter" di recente pubblicazione, un gruppo internazionale fornisce alcuni spunti di riflessione importanti, anche in previsione di un futuro allargarsi dell’impiego della TC cone beam al di fuori della chirurgia orale e implantare.