Diagnostica tridimensionale e navigazione in chirurgia implantare
Alcuni spunti di interesse derivanti da una revisione sistematica della letteratura, recentemente pubblicata su International Journal of Implant Dentistry. Gli autori si sono proposti, principalmente, di aggiornare le evidenze riguardo le indicazioni di utilizzo dell’imaging tridimensionale e delle tecniche di navigazione in implantologia.
Posizionamento di impianti post estrattivi: evidenze scientifiche
Nella prima parte del presente articolo sono stati analizzati alcuni aspetti riguardanti l'inserimento di un impianto immediatamente dopo l'estrazione di un elemento dentario, con...
Protocolli di carico implantare nelle edentulie parziali
La comparsa dei protocolli implantari ha da sola migliorato in modo drastico la prognosi dei casi di edentulia. Con l'evoluzione tecnica, oggi l'obiettivo non è solo restituire l'elemento dentario perduto, ma portare al termine il trattamento nella maniera più adeguata alle esigenze del paziente. Ecco perché sempre più spesso viene preventivata l'opportunità di procedere protesicamente in maniera immediata dopo la chirurgia implantare.
Le possibilità dell’implantologia guidata, dalla progettazione alla realizzazione
L’intervento chirurgico computer guidato è stato sviluppato recentemente, ed è stato accettato come modalità di trattamento implantare nel mascellare e nella mandibola, con o...
Criteri per scegliere il posizionamento di impianti a carico immediato
Certamente le procedure di carico immediato sono influenzate tanto dalla selezione del paziente, quindi da una valutazione corretta del rischio che il trattamento comporta,...
L’utilizzo degli strumenti piezoelettrici nell’allestimento del sito implantare
Disponibile sul mercato odontoiatrico oramai da diversi anni,gli strumenti piezoelettrici rappresentano oggi un'opzione variamente impiegabile in trattamenti chirurgici anche molto indaginosi, tra i quali...
Possiamo già parlare di impianti ultra-corti?
Un recente articolo fornisce un'analisi di sopravvivenza, ovviamente a breve termine, riferita a una sistematica implantare definiti "impianti ultra-corti". L'asticella viene quindi spostata al limite massimo di 6 mm. L'indagine è di tipo retrospettivo e ha coinvolto un totale di 372 pazienti trattati con altrettanti impianti da 6 o da 5 mm, in arcata superiore o anche inferiore, con 3 tipologie di osso.
Edentulia singola: work-flow della riabilitazione con tecnologia CAD-CAM chairside
La riabilitazione implanto-protesica, anche di un solo elemento dentario, richiede diversi appuntamenti con inevitabile scarso comfort per il paziente e dispendio di risorse da...
Implantologia postestrattiva con sostituto osseo: indicazioni evidence-based
Una recente revisione sistematica si è proposta di valutare vantaggi e svantaggi dell’aggiunta di un sostituto osseo a colmare il gap tra impianto e parete alveolare. Si è proposta altresì di considerare le principali tipologie di sostituti valutate dalla letteratura.
Correzioni difetti estetica
Correzioni difetti estetica: l'asse di posizionamento dell'impianto è il principale elemento da riprodurre durante la fase di protesizzazione e, in più, costituisce il principale fattore predittivo di possibili complicanze di natura estetica
Stabilità implantare in relazione alla qualità ossea
Viene qui considerato un interessante lavoro che confronta, attraverso un modello prospettico di coorte, la stabilità implantare a livello di osso natio con quella raggiunta nell’osso rigenerato.
Perimplantite: certezze acquisite e modelli diagnostici
È oramai accettato il fatto che l'impianto o, meglio, i tessuti ad esso adiacenti possano essere soggetti a problematiche cliniche che ricalcano quelle del...
Prossimità impianto-dente, uno studio ne valuta la prognosi
La prossimità impianto-dente è una condizione clinica da considerare con attenzione. Uno studio retrospettivo condotto dal Dipartimento di Parodontologia, Scuola di Odontoiatria e Istituto...
Stabilità primaria e secondaria di impianti autofilettanti e non autofilettanti
In implantologia è importante che la stabilità primaria ottenuta con la chirurgia si traduca, con il processo dell’osteointegrazione, nella stabilità secondaria, necessaria al passaggio alla fase protesica. Lo studio in esame confronta, a questo proposito, il comportamento di impianti self-tapping a design ibrido con quello di impianti conici.
Revisione delle evidenze sui protocolli e parametri di successo in implantologia postestrattiva
Una lunga review ha percorso l'evoluzione dell'approccio implantologico degli ultimi anni, in una realtà di riferimento come quella nordamericana, con particolare interesse per le riabilitazioni a elevato impatto estetico e, in particolare, quelle immediate. Una riflessione in sintesi su alcuni spunti forniti da tale lavoro e un decalogo di parametri da seguire al fine di assicurare, nello specifico, il successo nella chirurgia postestrattiva in sede estetica.
Stress meccanico degli impianti in relazione all’assorbimento osseo
La presente analisi agli elementi finiti (FEA) valuta i pattern di distribuzione degli stress masticatori sul corpo di impianti di dimensioni diversi. In più, viene valutato il possibile ruolo del riassorbimento osseo, dettato da patologie quali, principalmente, la perimplantite.