Alternativa agli anticoagulanti dicumarinici orali: considerazioni in ambito odontoiatrico

Come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento della speranza di vita, sono in aumento malattie croniche, tra cui disturbi cardiaci ed eventi cerebrovascolari. Per...

Farmaci di comune utilizzo nello studio odontoiatrico: un aggiornamento (Supporto farmacologico in chirurgia orale)

Nella pratica clinica odontoiatrica le problematiche che di solito lo specialista deve affrontare, anche con l’ausilio dei farmaci, si riferiscono nella grande maggioranza dei casi a individui compresi nelle classi I e II in base alla classificazione ASA (Physical Status Classification System) dell’American Society of Anesthesiologists. Tali classi definiscono i soggetti normali e, rispettivamente, quelli con malattie sistemiche di modesta gravità. Nelle classi ASA III, IV e V le condizioni di salute generali del paziente sono tali da relegare in secondo piano le cure odontoiatriche, tranne quelle propriamente d’emergenza; in questi sfortunati casi, bisogna tenere presente che la mortalità intra-, peri- e post-operatoria non giustifica un intervento chirurgico orale se non dopo valutazioni costo-beneficio da eseguirsi caso per caso. Inoltre, nei casi di patologie sistemiche con le quali non si abbia familiarità, è consigliabile concordare preventivamente l’eventuale terapia medica di supporto con il medico curante.
cancro orale

Effetti dell’esposizione prenatale all’amoxicillina sullo smalto dentale in ratti Wistar

Prenatal effects by exposing to amoxicillin on dental enamel in Wistar rats Autori: Beatriz Gottberg , Jeanily Berné , Belkis Quiñónez , Eduvigis Solórzano L’amoxicillina è una penicillina semisintetica ad...
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Antiaggreganti: l’azione di acido acetilsalicilico e tienopiridine

L'acido acetilsalicilico (ASA) è naturalmente la molecola meglio documentata, meglio tollerata e, di conseguenza, più largamente impiegata come antiaggregante. Esprime la propria azione attraverso...
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PRP: processi produttivi

Gli ultimi anni hanno visto il continuo sviluppo di nuove conoscenze a proposito dei meccanismi dell'emostasi e della riparazione tissutale. È stato accertato, ad...
DM_il dentista moderno_Nuovi anticoagulanti orali e applicazioni odontoiatriche

Nuovi anticoagulanti orali e applicazioni odontoiatriche

Ad oggi il warfarin costituisce la molecola più largamente conosciuta e impiegata nell'ambito degli anticoagulanti orali. Si tratta di un antagonista della vitamina K, la cui efficacia clinica va considerata alla luce di alcuni difetti dal punto di vista pratico, a cominciare dall'alta compliance che richiede da parte del paziente.

Antibiotico profilassi in chirurgia orale. Linee guida per general dentist Free

L’antibiotico in odontoiatria viene utilizzato come terapia in caso di infezioni odontogene acute o non odontogene oppure come profilassi in determinate situazioni chirurgiche o...

Antibiotici e implantologia: un’associazione necessaria?

Effetti degli antibiotici negli impianti dentali: revisione Effects of Antibiotics on Dental Implants: A Review Nabeel Ahmad, Najeeb Saad. J Clin Med Res 2012;4(1):1-6 L’ odontoiatra che...
Degradazione dello strato ibrido e pretrattamento con clorexidina

Clorexidina, proprietà, meccanismo d’azione, effetti

La clorexidina è senza dubbio il più noto composto antibatterico ad azione battericida impiegato in ambito odontoiatrico. Chimicamente, essa presenta la seguente formula bruta:...
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Bifosfonati: drug holiday

È generalmente accettato il fatto che il paziente possa beneficiare di una diminuzione del rischio di osteonecrosi dei mascellari a seguito della sospensione del farmaco. Ma le indicazioni riguardanti la lunghezza più appropriata di questa "vacanza terapeutica" sono ancora limitate...
DM_il dentista moderno_Paracetamolo con o senza codeina associata nel trattamento analgesico dell’ascesso apicale acuto

Paracetamolo con o senza codeina nel trattamento analgesico dell’ascesso apicale acuto

Il paracetamolo, usato in maniera ponderata e a una posologia ottimale, è un antidolorifico efficace, anche nei casi di dolore dentale moderato-grave, come quello determinato da un ascesso apicale acuto. Recentemente, uno studio si è domandato se l’approccio a questo tipo di dolore possa beneficiare dell’associazione, al paracetamolo, di un blando oppiaceo.
DM_il dentista moderno_bifosfonati_denosumab

Bifosfonati e denosumab: quali farmaci provocano maggior rischio di necrosi?

I bifosfonati non rappresentano gli unici farmaci anti-osteoporosi in grado di condurre a osteonecrosi dei mascellari. Vista la diffusione dell’impiego del denosumab, la revisione sistematica presentata si propone di valutarne il rischio di osteonecrosi, confrontandolo con quello degli stessi bifosfonati.
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L’uso dei corticosteroidi nella gestione del dolore in endodonzia: stato dell’evidenza

Il dolore postoperatorio susseguente a trattamento endodontico ha un'incidenza fra 3 e 58% e viene controllato principalmente mediante l'uso dei FANS. L'uso dei corticosteroidi è invece piuttosto ridotto...

Diabete di tipo 2: stomatite da protesi e fattore di crescita vascolare endoteliale salivare...

Il diabete mellito è una patologia molto comune e i disturbi orali associati a esso includono la malattia parodontale, la disfunzione delle ghiandole salivari,...
raccomandazioni sedazione cosciente in odontoiatria, bambina

Sedazione cosciente: i farmaci più efficaci nei pazienti pediatrici

Il ricorso alla sedazione in ambito ambulatoriale è una tematica di estrema attualità: questa pratica, applicabile alla maggior parte dei pazienti odontoiatrici, porta il...
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Osteonecrosi dei mascellari in odontoiatria

L'osteonecrosi dei mascellari legata a condizioni mediche costituisce una condizione patologica grave in grado di compromettere sensibilmente la qualità della vita del paziente. Gli odontoiatri sono ormai bene informati sui rischi legati a trattamenti di loro competenza e alle possibili implicazioni anche medico-legali. Allo stesso tempo va rimarcata la mancata concordanza tra protocolli, il che richiede necessario approcciare il singolo paziente a rischio nel modo più corretto.

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