Applicazione di tecniche recenti nella gestione di anatomie canalari complesse e non comuni
Le innovazioni tecniche in ambito endodontico hanno reso possibile l'approccio ad anatomie canalari complesse e inconsuete, che si discostano dalle morfologie normali e che spesso, nel passato, non venivano semplicemente riconosciute. Ne è un esempio questo caso di un primo premolare inferiore dotato di 2 radici e 4 distinti canali.
Aggiornamento della classificazioni dell’anatomia canalare
La diffusione dei sistemi ottici di ingrandimento, soprattutto nella tipologia wearable, dunque occhiali, ma anche dei microscopi operatori ha accresciuto la consapevolezza dei clinici nei...
Stress da carico in relazione ai diametri di sagomatura apicali
La sagomatura dei canali costituisce un passaggio fondamentale nella procedura endodontica. Tale manovra ha il doppio obiettivo di asportare il tessuto dentinale infetto e di conferire al tramite canalare una forma e un volume ottimali per l'otturazione. Alcuni Autori obiettano come queste due esigenze non sempre si concilino in modo immediato.
Errori in endodonzia: diagnostica peri e postoperatoria
L'obiettivo ultimo dell'endodonzia è rappresentato dalla preparazione e disinfezione degli spazi canalari cui segue un'efficace sigillatura. La metodica operativa è esposta a complicanze ed errori procedurali, i quali possono presentarsi in diversi momenti del trattamento e che consistono, ad esempio, in trasporto apicale, formazione di false strade, ledging, stripping, perforazioni e frattura/separazione degli strumenti.
Anatomia endodontica e fluidodinamica degli irriganti canalari
Nel trattamento endodontico non può essere garantito un successo clinico a lungo termine senza un'irrigazione efficace del sistema canalare. Il tratto apicale, la cui disinfezione condiziona in modo particolare la terapia, richiede un trattamento meccanico adeguato al fine di essere esposto adeguatamente alla soluzione di NaOCl.
Mantenere la pervietà degli orifizi canalari durante build-up
Nella restaurativa contemporanea e in particolare ai fini di un corretto ed efficace trattamento endodontico è oggi imprescindibile assicurare un adeguato isolamento del dente tramite il posizionamento della diga in gomma. Casi complessi possono essere approcciati attraverso vari accorgimenti, quali la modifica dell'uncino, l'aggiunta di diga liquida o altro ancora. Esistono poi dei casi estremi in cui va contemplato il rischio che il posizionamento dell'uncino possa andare ad aggravare la situazione, inducendo delle fratture a livello della corona clinica residuale nel corso del trattamento.
L’utilizzo della dima endodontica
La calcificazione pulpare è una frequente complicanza dei traumi dentali, ma può presentarsi anche come risposta della polpa a lesioni cariose, restauri coronali, forze ortodontiche o procedure che abbiano comunque coinvolto il tessuto. Si tratta di un fenomeno che si osserva comunemente anche nel paziente anziano.
Radiotrasparenze periapicali: significato clinico e indicazioni diagnostiche
La presenza di una formazione radiotrasparente a livello di un apice radicolare è comunemente riferibile a una condizione patologica di interesse endodontico. La permanenza e la possibile riacutizzazione di un reservoir batterico e la risposta immunitaria possono indurre una condizione acuta (ascesso periradicolare) o cronica (granuloma o cisti).
Obliterazione pulpare
L'obliterazione dei canali pulpari consiste in un processo patologico di deposizione di tessuto duro all'interno dello spazio endodontico. La patogenesi non è del tutto chiara, ma presumibilmente segue a un danno che interessa il fascicolo neurovascolare della polpa. La condizione rappresenta infatti una complicanza tipica di trauma dentale.
Medicazione intracanale
I trattamenti endodontici possono richiedere tempi prolungati e non di rado richiedono l'organizzazione su più sedute. Posto che prima della chiusura è sempre consigliabile una disinfezione finale, è importante medicare il dente aperto, di modo da mantenere la carica infettiva sotto controllo ed evitare ulteriori infiltrazioni.
Fattori che condizionano la guarigione dei processi periapicali
Il successo in endodonzia è condizionato dall'efficacia della disinfezione della struttura canalare e si estrinseca nella stabilizzazione dei tessuti periradicolari. In modo particolare, il quadro di partenza per un trattamento (o ritrattamento) endodontico è rappresentato da un processo osteolitico di dimensione variabile a livello periapicale. Il successo, in tal caso, consiste nel riassorbimento di tale processo patologico e, quindi, nella guarigione del sito.
Ipossia, angiogenesi e vitalità pulpare
L'embriogenesi dell'elemento dentale è rappresentata da una fine e regolata sequenza di processi precisi, che possono essere affrontati dal punto di vista biologico-biochimico e istologico. Uno dei procedimenti di maggiore interesse è l'angiogenesi pulpare: comprendere questa significa comprendere i processi di formazione e anche guarigione dei tessuti natii del dente.
Metodiche avanzate di disinfezione canalare
La diffusione dell'irrigante all'interno degli spazi canalari più tortuosi e la rimozione dei residui dentinali è indispensabile al fine non solo di abbattere la carica batterica esistente. In più, l'azione previene anche la giacenza di serbatoi tossinfettivi, potenzialmente responsabili di reinfezione endogena e, quindi, fallimento posticipato della terapia canalare.
Confronto strumenti a movimento continuo e reciprocante
La comparsa degli strumenti NiTi reciprocanti ha senza dubbio fornito nuove opzioni operative ai professionisti, fornendo un'alternativa agli strumenti rotanti tradizionali a movimento continuo,...
Fattori biologici nella frattura verticale di radice
È una delle complicanze più gravi per un elemento dentario. Il dente interessato è sistematicaticamente soggetto a patologia e non può ricevere interventi di tipo risolutivo, al di fuori dell'estrazione. In ambito endodontico sono state proposte varie misure preventive atte a ridurre la possibilità di sviluppare lesioni di questo tipo, anche a distanza dal trattamento.
Nanoparticelle antibatteriche: uso in endodonzia
Ormai da alcuni anni, prodotti di questo tipo hanno trovato una certa diffusione in ambito medicale. Per esempio, sostanze che manifestano un'efficacia nei confronti del biofilm possono risultare particolarmente indicate nella pratica endodontica, nella quale la necessità di depurare lo spazio canalare dai più piccoli serbatoi infettivi può scontrarsi con difficoltà di natura chimica o meccanica riguardanti l'uso dei comuni irriganti.