Negli ultimi vent’anni, gli allineatori trasparenti hanno rivoluzionato il trattamento ortodontico. Estetici, rimovibili e più confortevoli rispetto agli apparecchi tradizionali, stanno guadagnando sempre più spazio nelle scelte terapeutiche degli odontoiatri. Un recente consenso internazionale nato intorno alla Sichuan University di Chengdu, Cina, sintetizza le migliori strategie cliniche basate sull’evidenza per un uso ottimale di questi dispositivi.
Criteri di selezione dei pazienti
La prima fase cruciale riguarda la selezione del caso. Non tutti i pazienti sono candidati ideali. Gli esperti suggeriscono di valutare attentamente la complessità della malocclusione, l’età del paziente, la sua collaborazione e la previsione del risultato terapeutico. I casi più semplici, come lievi disallineamenti anteriori, mostrano i migliori esiti con gli allineatori trasparenti. Malocclusioni complesse, invece, richiedono un approccio combinato o l’uso di apparecchiature convenzionali.
Biomeccanica e progettazione del trattamento
A differenza degli attacchi fissi, gli allineatori agiscono tramite una forza “di spinta”, generata dalla deformazione elastica del materiale plastico. Perciò, la progettazione digitale del trattamento diventa fondamentale. L'odontoiatra deve definire in anticipo ogni movimento dentale, prevedere l’uso di attachment e considerare l’eventuale necessità di stripping interprossimale. Il software CAD/CAM guida la simulazione, ma il controllo clinico resta insostituibile.
Protocolli clinici e monitoraggio
Il percorso terapeutico si articola in più fasi: diagnosi, piano di trattamento virtuale, produzione degli allineatori, consegna e follow-up. Ogni step richiede precisione. La collaborazione del paziente è essenziale: deve indossare gli allineatori per almeno 20-22 ore al giorno. Le visite periodiche servono a verificare l’avanzamento e apportare eventuali modifiche.
Complicanze e gestione del rischio
Non mancano i rischi. Carie, decalcificazioni, recessioni gengivali e riassorbimenti radicolari possono insorgere se l’igiene orale è trascurata o se il trattamento è prolungato oltre il necessario. Il monitoraggio costante e una buona compliance del paziente riducono significativamente queste complicanze.
Le linee guida internazionali
L’uso degli allineatori trasparenti, così indica la ricerca pubblicata sull'International Journal of Oral Science, richiede competenze specifiche e un’attenta pianificazione. Quando impiegati correttamente, questi dispositivi rappresentano una soluzione ortodontica efficace, sicura e gradita ai pazienti. E in questo frangente le linee guida internazionali offrono un riferimento prezioso per ottimizzare i risultati clinici e ridurre gli insuccessi. Molto più della sola esperienza diretta del clinico, che per definizione è sempre limitata e condizionata da fattori contingenti che poco hanno a che fare con l'evidenza scientifica.