All’indomani del congresso internazionale AIO, la sensazione che ci si porta a casa è quella di aver assistito ad un evento in grado di influenzare il modo di pensare e vivere la professione odontoiatrica di coloro che vi hanno partecipato.
Svoltosi a Chia Laguna in Sardegna, il congresso AIO, ha raggiunto prima di tutto l’obiettivo di creare un momento associativo piacevole, dove è stato reso possibile ai partecipanti, vivere fianco a fianco per alcuni giorni con colleghi di spicco nazionale ed internazionale. La cornice dunque è stata un abbellimento di pregio, in grado di allietare il pubblico senza far distogliere l’attenzione dall’opera primaria, il congresso, che in questo contesto anzi risaltava.
In un ambiente sereno, ma allo stesso tempo fervente di attività culturali un numero consistente di relatori di chiara fama si è alternato sul palcoscenico di diverse sale congressuali che contemporaneamente proponevano percorsi dedicati ad una particolare tematica.
Il giovedì ha proposto tra le altre cose corsi hands on, sessioni interattive e spiegazioni di metodiche da riportare nella clinica di tutti i giorni. Questi momenti sono stati il preludio alle due giornate successive in cui si sono sviluppate presentazioni caratterizzate da un format particolare; tra le relazioni alcune si sono avvicinate infatti per durata a piccoli corsi più che a classiche lecture congressuali. Ai relatori incaricati di portare avanti questo progetto è stato dato l’onere e l’onore di affrontare gli argomenti previsti a 360° potendo così fornire una panoramica completa ed esaustiva, ma dovendo allo stesso tempo mantenere l’attenzione del pubblico alta per un tempo consistente. Agliardi & Malò, Berutti&Pasqualini, Prosper, Vanini, Zucchelli sono solo alcuni dei nomi che hanno svolto a pieno questo compito, tracciando linee di percorsi formativi e regalando, in sale dove i posti a sedere non bastavano mai, un punto di vista nuovo sui temi trattati. Data la concomitanza di più relazioni il rimpianto di chi ha partecipato a queste giornate semmai può essere quello di aver dovuto scegliere a quale eccellenza dedicare il proprio tempo!