Le otturazioni dentali in amalgama d’argento possono costituire un rischio per la salute, motivo per cui un regolamento europeo ne ha vietato l’utilizzo in bambini e donne in gravidanza o in fase di allattamento; inoltre dal primo gennaio di quest’anno è entrato in vigore un nuovo provvedimento per lo smaltimento dei residui di amalgama contenente mercurio.
Nonostante ciò, l’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC), ha espresso preoccupazione per il fatto che la maggioranza degli italiani non sia a conoscenza di tali normative. Come spiega Lorenzo Breschi, Presidente AIC: «L’utilizzo di amalgama d’argento è da evitare in quanto oggi i nuovi materiali adesivi ed estetici dimostrano un’altissima performance clinica, e longevità pari ai materiali metallici. I materiali di ultima generazione sono a base di resine organiche, cristalli di silicio, quarzo e altro, e si integrano perfettamente con il colore del dente: sono i migliori per mimetismo, risparmio di dente sano e possibilità di reintervento nel tempo, senza rischi per la salute. Ma solo 1 italiano su 4 li giudica tali».