La matrice di collagene xenogenico (CM) può essere utilizzata con successo nell'aumento pre-protesico della larghezza della mucosa cheratinizzata (KMW) nei siti implantari. Almeno questa è l'ipotesi presa in esame in una recente pubblicazione apparsa sull'International Journal of Implantology. Lo studio prospettico clinico con un follow-up di 10 anni è stato condotto da un gruppo di ricercatori italiani afferente alla Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico e all'Università degli Studi di Milano.
Come si è svolto lo studio
I ricercatori milanesi hanno richiamato 13 pazienti che avevano subìto un intervento di riabilitazione, precedentemente trattati con vestiboloplastica e aumento di KMW con un CM porcino non reticolato. La misurazione in direzione apico-coronale ha considerato il tratto compreso tra la giunzione mucogengivale e il margine della mucosa allo zenit protesico di ciascuna corona. Per eseguire le misurazioni, arrotondate al mm più vicino, i ricercatori si sono avvalsi di una sonda parodontale PCP-UNC15. Dopo la procedura di aumento dei tessuti molli, sono state effettuate rilevazioni a 1, 5 e 10 anni. I valori così registrati sono stati confrontati attraverso un'ANOVA a misure ripetute unidirezionali, utilizzando l'analisi post-hoc di confronto multiplo di Bonferroni. Fissato a 0,05 mm il livello di significatività, i ricercatori hanno tratto le loro considerazioni.
Gli esiti dell'impiego di una matrice di collagene xenogenico
Innazitutto, tutti gli impianti, funzionanti, non hanno dato segni di complicanze biologiche. Soltanto un sito implantare ha mostrato un KMW maggiore o uguale a 2mm. Nei primi 5 anni, il KMW è diminuito in maniera sensibile, passando da 3,33 +/- 1,11mm (a 1 anno) a 2,27 +/- 0,92mm (a 5 anni). Nel periodo successivo, invece, a 5 e 10 anni, il valore si è stabilizzato a 3,2 +/- 0,99mm. Anche dal punto di vista estetico i risultati sono stati soddisfacenti. I tessuti molli perimplantari mostravano una buona consistenza e una buona integrazione dei tessuti rimodellati. Complessivamente, secondo gli autori dello studio l'uso di un CM nell'aumento del tessuto molle pre-protesico nei siti implantari è efficace. E mediamente consente di mantenere circa 2mm di KMW attorno agl impianti dentali nel periodo osservato.