La chirurgia del terzo molare incluso è uno dei trattamenti (non solo chirurgici) più comuni nella pratica clinica. Nonostante la disponibilità di tecniche operative minimamente invasive, la vasta gamma di complicanze associate fanno sì che frequentemente il trattamento sia gravato da discomfort postoperatorio.
Il decorso è influenzato da numerosi fattori, alcuni indipendenti dalla procedura (ad esempio il grado di inclusione del dente), altri legati appunto alla tecnica: tra questi, il design del lembo di accesso influenza visibilità e accessibilità al sito, quindi tutto il trattamento conseguente.
Le due categorie fondamentali di incisioni utilizzabili sono il lembo a busta e quello triangolare.
Lembo a busta o lembo triangolare?
Recentemente, Zhou e colleghi hanno impostato una revisione della letteratura con meta-analisi al fine di confrontare le due tecniche, in particolare per quanto riguarda gli outcome postoperatori: i risultati sono stati pubblicati in un articolo apparso su Journal of Oral and Maxillofacial Surgery.
Il lavoro, aggiornato a novembre 2018, ha indagato le banche dati PubMed, Embase, Web of Science e Cochrane Library e incluso trial clinici randomizzati e non. La variabile predittiva consiste appunto nel design nel lembo, mentre le variabili outcome sono tempo operatorio, dolore, gonfiore, trisma, incidenza di osteite alveolare, deiscenza della ferita.
Partendo da una base di 1128 record (al netto dei duplicati), sono stati valutati in totale 36 full text. Di questi, 21 (19 trial clinici randomizzati, di cui 11 split-mouth e 2 studi non randomizzati) sono stati portati all’analisi qualitativa e, dopo un’ulteriore selezione, 18 all’analisi quantitativa (meta-analisi).
Nei sottogruppi relativi ai molari più superficiali (Pell & Gregory A e B), il postoperatorio dei casi trattati previa lembo a busta sono risultati associati a un dato dolorifico, rilevato tramite scala visuo-analogica, significativamente inferiore. Il rischio di trisma segue l’andamento del dolore ma, in questo caso, manca la significatività statistica.
Per contrasto, lo stesso lembo a busta risulta soggetto, nel confronto degli studi split-mouth, a un rischio maggiore di osteite alveolare.
La stessa incisione a busta risulta la soluzione operativamente più rapida, con un risparmio medio di 1.23 minuti rispetto al lembo triangolare, statisticamente significativo ma forse limitato, se parametrato alla realtà clinica.
La meta-analisi non ha rilevato evidenze significative per quanto riguarda il rischio di deiscenza dei tessuti, mentre per il gonfiore l’eccessiva eterogeneità dei dati ha controindicato l’analisi quantitativa.
In conclusione, seppur con alcune limitazioni, i risultati dello studio ha indicato nel lembo a busta una tecnica più rapida e associata a meno dolore postoperatorio, rispetto all’alternativo design triangolare, nell’estrazione di terzi molari con profondità di inclusione di grado A e B. Il lembo triangolare, dal canto suo, espone a un minor rischio di osteite alveolare.