L’adesione in restaurativa non è solo primer e bonding, ma anche cementi compositi.
Scopo: riassumere le ricerche condotte sui cementi autoadesivi e fornire informazioni sulle loro proprietà, in base ai risultati di articoli originali full-text, elencati in PubMed, e provenienti da riviste peer-review.
Materiali e Metodi: la ricerca è stata condotta utilizzando il termine “cemento self-adhesive”, oppure nomi commerciali di prodotti attualmente disponibili. Risultati: sono state pubblicate finora solamente ricerche in vitro su (due) cementi autoadesivi disponibili in commercio.
I risultati sono stati riassunti secondo le seguenti categorie: adesione a substrati dentari (smalto, dentina, dentina radicolare), adesione ai materiali da restauro (perni endodontici, ceramica, abutment in titanio), adattamento marginale, microinfiltrazione, proprietà meccaniche, biocompatibilità, adesione chimica e rilascio di fluoruri, e valutazione clinica.
Conclusione: La maggior parte dei dati disponibili in letteratura si basa su studi che hanno esaminato uno dei cementi autoadesivi attualmente disponibili per i clinici.Secondo i risultati in vitro, l’adesione di questi cementi alla dentina e a vari materiali da restauro è soddisfacente e paragonabile a quella di altri cementi resinosi a più passaggi, mentre l’adesione allo smalto sembra essere il punto debole tra le loro proprietà di legame. Le prestazioni cliniche a lungo termine di questi materiali devono ancora essere valutate prima di mettere a punto delle linee guida generali sul loro uso.
Fonte:
J Adhes Dent. 2008 Aug;10(4):251-8.
Self-adhesive resin cements: a literature review.
Radovic I, Monticelli F, Goracci C, Vulicevic ZR, Ferrari M.