Il laser a Erbio, in quanto strumento minivasivo, è ampiamente utilizzato in odontoiatria. Un recente studio condotto negli USA, con il supporto della Wroclaw Medical University, Polonia, ha analizzato efficacia e praticità di questo device nella rimozione dei restauri ceramici. Plos One ha poi pubblicato i risultati di questa analisi clinica retrospettiva. Risultati che offrono utili indicazioni, anche a chi il laser non lo ha fatto ancora entrare nel proprio studio dentistico, ma guarda con interesse alle potenzialità dello strumento.
Lo scopo della ricerca
I ricercatori hanno preso in esame 29 casi clinici, per un totale di 52 abutment che richiedevano la rimozione di vari restauri ceramici. Hanno quindi valutato le procedure cliniche eseguite. Osservando, in particolare, il tipo e il materiale della protesi, il tipo di cemento utilizzato, i parametri di impostazione del laser, il tempo e il successo del recupero.
I risultati ottenuti sul campo
Dei 52 abutment presi in esame, 50 sono stati recuperati con successo senza causare alcun danno (>95%), utilizzando un laser Er,Cr:YSGG (N = 6) o un laser Er:YAG (N = 46). In un caso, una corona è stata parzialmente sezionata per prevenire un possibile impatto negativo dell'irradiazione laser sulla resistenza adesiva tra il perno e il dente. In un altro caso è avvenuta una frattura durante la disincollatura. I restauri consistevano in 13 unità di disilicato di litio e 39 unità di zirconia, tra cui sei faccette, 38 corone singole e tre ponti fissi.
I vantaggi in termini temporali
Il tempo di recupero variava in funzione di diversi fattori. A seconda del tipo di restauro, dello spessore del materiale, del tipo di cemento, della forma di ritenzione/aderenza dell'abutment e del restauro. Variando da 2,25 ±0,61 minuti per le faccette a 6,89 ±8,07 minuti per le corone, a 25 ±10 minuti per abutment utilizzati per ponti fissi. La rimozione di una corona in zirconia richiedeva più tempo, 7,12±8,91 minuti, rispetto a una corona in disilicato di litio (5,86 ±2,41 minuti). Infine, anche le impostazioni del laser, così come i materiali e i tipi di protesi influenzavano il tempo di disincollatura.
Il laser a Erbio funziona
Secondo i ricercatori, il laser a Erbio rappresenta un'alternativa sicura ed efficace ai metodi tradizionali, più invasivi, per la rimozione dei restauri ceramici. L'uso di questo device, infatti, proprio per le sue caratteristiche di funzionamento, non causa danni né all'abutment, né alla protesi. In aggiunta, fanno notare i ricercatori, la disincollatura assistita dal laser consente la ricementazione dei restauri durante la stessa seduta. Un'opzione che rende il laser strumento ideale anche per il recupero delle corone ceramiche ancora integre e dunque riutilizzabili.