Una “piccola grande rivoluzione all’interno dell’odontoiatria”: così il professor Camillo D’Arcangelo, professore ordinario di Odontoiatria restaurativa presso l’Università degli Studi D’Annunzio di Chieti–Pescara, definisce gli allineatori trasparenti, strumento che ha profondamente cambiato l’approccio odontoiatrico, favorendo l’affermazione di un modello digitale.
Intervenuto nel corso del recente Advisory Board Meeting Align Technology, il professor Camillo D'Arcangelo ha inteso porre l’accento sui vantaggi concreti che il ricorso all’ortodonzia digitale porta al lavoro dell’odontoiatra e del protesista in particolare: il profilarsi delle condizioni ideali per realizzare riabilitazione estetiche.
“Al contrario del passato – ha affermato – quando si era costretti ad adattare le soluzioni estetiche alle condizioni anatomiche e dentali della bocca del paziente, oggi si ha la possibilità di portare i denti nella posizione a noi ideale in tempi rapidi e con la minima invasività, e ci consente di realizzare una protesi migliore in termini di fisiologia e di funzionamento. Questo è possibile grazie all’uso degli allineatori settoriali, grazie ai quali possiamo allineare settori specifici della bocca in poche settimane senza stravolgere tutta l’occlusione del paziente con metodiche semplici e con un aggravio economico molto limitato”. Un approccio che consente di dirigere il lavoro verso risultati più predicibili, a vantaggio del paziente.
Tra gli altri vantaggi della digitalizzazione messi in luce dal professor D’Arcangelo la velocità di realizzazione e visualizzazione dei manufatti e dei loro risultati applicativi e lo stoccaggio degli archivi, che evita la necessità di conservare copia fisica di modelli, radiografie, cartelle, agevolando lo sviluppo dell’intero workflow con una notevole riduzione dei tempi di lavoro e un aumento dell'efficienza. Benefici, questi, che riguardano tutte le specialità, dalla implantologia alla protesi, passando per la restaurativa e l’ortodonzia.
L'Invisalign Italia Advisory Board Meeting, che ha coinvolto otto stimatissimi professionisti in qualità di opinion leader, ha rappresentato un interessante momento di analisi e confronto, utile per tracciare, a partire dalle tendenze attuali, gli orientamenti clinici futuri.