Raffaele Iandolo, presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri (CAO), si è espresso in merito all’obbligo per tutto il personale sanitario e di interesse sanitario a vaccinarsi contro il Covid-19.
«Premetto che la CAO, così come condiviso con il Presidente ANDI, Carlo Ghirlanda, è perfettamente in linea con i provvedimenti contenuti nel DL 44, che rappresentano la posizione del Governo esplicitata attraverso una Legge dello Stato: il provvedimento, pur nella sua severità, era necessario» spiega Iandolo.
E aggiunge: «La mancata adesione alla vaccinazione di un dipendente di studio obbliga il datore di lavoro a adibire il lavoratore a mansioni diverse, anche inferiori, purché in grado di escludere contatti interpersonali o, comunque, il rischio di diffusione del contagio da SARS-COV-2, con il riconoscimento del corrispondente trattamento economico alle nuove mansioni assegnate. Ove ciò non fosse possibile, la norma prevede l’interruzione del rapporto di lavoro e la sospensione della retribuzione, nonché di qualsiasi compenso o emolumento, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. Diversa situazione per l’odontoiatra, per il quale è prevista, qualora decida di non procedere alla vaccinazione, la sospensione automatica dell’attività professionale da parte dell’ASL competente, fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. Sarà cura dell’ASL notificarlo all’Ordine che, a sua volta lo comunica al diretto interessato».
Qualunque odontoiatra dovesse continuare a svolgere la propria attività professionale dopo la sospensione, potrebbe incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione, come indicato dall’articolo 348 del Codice Penale.
«Per quanto riguarda invece il ruolo di vaccinatori, i firmatari dell’accordo con il Ministero della Salute, CAO, ANDI, AIO e SUSO, stanno completando la raccolta dei dati degli odontoiatri che hanno aderito alla campagna di vaccinazione volontariamente e in diverse regioni sono già state fornite le credenziali di accesso al corso di formazione FAD dell’Istituto Superiore di Sanità, obbligatorio per ogni vaccinatore» dichiara Iandolo.
E conclude: «Per chi somministrerà il vaccino attenendosi correttamente alle procedure, lo Scudo Penale esclude completamente qualsiasi ipotesi di punibilità in caso di danni direttamente collegabili all’inoculazione, mentre è previsto che ogni vaccinatore debba avere una copertura assicurativa di responsabilità civile. Tali polizze possono essere garantite dalla struttura pubblica o assunte singolarmente. Tengo a sottolineare che alcune compagnie offrono l’estensione di tale copertura sulle polizze RC esistenti. ANDI, in particolare, garantisce ai soci che hanno sottoscritto una polizza RC in convenzione Oris Broker/Cattolica Assicurazioni, tale estensione in forma gratuita».