Il 2 dicembre si è tenuto il Corso di Aggiornamento “Il dolore in medicina di genere – Quadri clinici e aspetti farmacologici – Multidisciplinare”, organizzato dalla CAO Roma presso l’Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri
L’incontro ha portato l’attenzione sulla tematica del dolore, analizzata nei diversi quadri clinici delle specialità medico-odontoiatriche.
Durante una Tavola Rotonda sono stati inoltre presentati i risultati del questionario “Violenza di genere e formazione degli operatori sanitari”, sottoposto dalla Commissione di lavoro della CAO Roma a tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici e Odontoiatri della capitale, per valutare il grado di conoscenza di questo fenomeno, la sua incidenza e il livello di formazione degli operatori sanitari sul nostro territorio.
Dal questionario è emerso che l’85% dei medici desidera essere formato per affrontare in modo adeguato il fenomeno della violenza di genere.
Nello specifico, il 17% dei professionisti ha dichiarato di aver rilevato e segnalato casi di violenza, in particolare su soggetti oltre i 45 anni (nel 40% dei casi) e sotto i 20 anni (28%). Tra questi, il soggetto ha riferito spontaneamente l’episodio di violenza nel 71% dei casi, mentre sono state necessarie domande e approfondimenti nel rimanente 29%. Infine, dai racconti emerge che la violenza è stata esercitata dal partner nel 34% dei casi, nel 36% da un familiare e nel 30% da uno sconosciuto.
“Gli operatori sanitari hanno voglia di fare formazione e saperne di più su questo fenomeno – ha spiegato il Presidente di ANDI Roma Sabrina Santaniello – e proprio per questo volevamo capire se i nostri iscritti attualmente sono formati per poter riconoscere i segnali di una violenza, ma anche se sanno come comportarsi e come eventualmente prevenire gli esiti più importanti di un abuso. Questo perché siamo convinti che l’unione tra la parte medica e la parte odontoiatrica possa generare dei risultati nell’individuazione di traumi dento-facciali come segnale di violenza. L’obiettivo, inoltre, era capire se oltre alle strutture pubbliche c’è preparazione anche da parte di privati e liberi professionisti”.
Durante l’incontro ANDI Roma ha presentato anche un protocollo sul tema “Odontoiatri ‘sentinelle’ contro la violenza di genere”. Una proposta che mira a formare una rete territoriale di operatori sanitari, che non escluda i liberi professionisti, attivi nella lotta al riconoscimento di segnali di violenza o abusi, che sappia indirizzare verso le strutture pubbliche assistenziali di competenza.
“Anche noi possiamo intercettare casi di violenza riscontrando piccole lesioni della bocca e dei denti rispetto ai traumi più estesi e importanti che invece possono presentarsi al pronto soccorso – ha spiegato Santaniello – vogliamo metterci quindi a disposizione delle istituzioni, per interagire con loro e con le strutture di pubblico servizio perché durante la nostra attività ambulatoriale libero – professionale si percepiscono, grazie al ‘rapporto fiduciario medico-paziente’, segnali premonitori che spesso, per non reazione o denuncia, sfociano nel tempo in atti di violenza più gravi. Da qui la proposta alla Prefettura romana di stipulare un protocollo che potrebbe rappresentare uno strumento di formazione, informazione e contrasto utile non solo per le forze di polizia di competenza territoriale, ma anche per la riqualificazione del ruolo medico dell’odontoiatria verso la cittadinanza”.