É stato approvato in Commissione Industria l’articolo 47 bis al disegno di legge sulla Concorrenza, un emendamento che fissa tre punti fermi per chi vorrà esercitare l’odontoiatria in forma societaria.
Per prima cosa, sarà necessario avere un direttore sanitario odontoiatra.
Secondo, le strutture sanitarie dove si esercitano più specialità ed in cui è presente un ambulatorio odontoiatrico, se prive di un direttore sanitario in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività odontoiatrica, dovranno nominare un direttore responsabile per i servizi odontoiatrici laureato in odontoiatria o equiparato ai sensi della legge 409 del 1985.
In fine, il direttore sanitario responsabile per i servizi odontoiatrici potrà svolgere tale funzione in un’unica struttura di cui ai commi 1 e 2.
Il mancato rispetto degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 comporterà la sospensione delle attività della struttura, secondo modalità definite da decreto del Ministro della Salute da emanarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Pierluigi Delogu, Presidente AIO, ha commentato con soddisfazione questo traguardo. “Da sempre esprimiamo la necessità di garantire al paziente odontoiatrico l’attenzione, la competenza clinico-organizzativa e la continuità di presa in carico che solo un odontoiatra può riservargli. E chiediamo che la struttura sia sorvegliata continuativamente da una figura di responsabile che esprima le competenze di cui sopra. In questo caso però la Commissione ha fatto di più, affermando che solo il laureato in odontoiatria (e chi gli è equiparato per legge) è la figura di riferimento per l’offerta di prestazioni odontoiatriche”.
“Il recepimento dell’emendamento lascia pensare che il Legislatore abbia definitivamente compreso chi è l’odontoiatra e in che misura è “custode” della salute del suo paziente”, ha sottolineato il Segretario Nazionale AIO Raffaele Sodano. “Auspichiamo ora che il testo del ddl concorrenza con questo articolo 47 bis sia approvato dalle Camere senza modifiche”.