Criteri di sopravvivenza degli impianti dentali
Per valutare l’efficacia a lungo termine dei protocolli su impianti dentali a carico immediato vengono impiegati i criteri di sopravvivenza implantare utilizzati per le metodiche di carico differito. A questo riguardo Albrektsson et al. (1986) e Albrektsson e Sennerby (1990) hanno pubblicato due lavori in cui sono elencati i segni e i sintomi che permettono di identificare lo stato di sopravvivenza degli impianti, anche se ancora troppo spesso vengono confusi come parametri per valutare il successo implantare:
› assenza clinica di mobilità dell’impianto;
› nessuna evidenza radiografica di radiotrasparenza perimplantare;
› perdita di altezza ossea annuale non oltre i 1,5-2 mm il primo anno e 0,2 mm/anno in seguito;
› assenza di segni e sintomi quali dolore, infiammazione, infezione, neuropatia, iperestesia o invasione del canale mandibolare.
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Vantaggi e svantaggi del carico immediato
Tempo
Questo è probabilmente il principale vantaggio del carico immediato degli impianti dentali, si riduce da circa 6 a 3 mesi il tempo dal posizionamento dell’impianto alla messa in funzione della protesi (Chiapasco et al., 1997; Gatti et al., 2000; Rocci et al., 2003a; Malo et al., 2003a; Dra-go e Lazzara, 2004; Jivraj et al., 2005; Klee de Vascon-cellos et al., 2006).
Soddisfazione del paziente
L’edentulia totale o parziale nella maggior parte dei pazienti ha un effetto psicologico negativo (Chiapasco et al., 1997; Malo et al., 2000). Inoltre, l’instabilità delle tradizionali protesi provvisorie mandibolari risulta spesso scomoda (Chiapasco et al., 1997) e l’attuazione di un protocollo implantoprotesico di carico immediato appare in genere di grande conforto e soddisfazione per il paziente (Gatti et al., 2000; Jivraj e Chee, 2003; Malo et al., 2003b).
Economia
Sono diversi gli autori a ritenere che l’impiego di protocolli implantoprotesici a carico immediato non debba essere considerato un costo aggiuntivo per il paziente, ma al tempo stesso neanche più economico (Ericsson et al., 2000; Glauser et al., 2003; Malo et al., 2005). Secondo altri autori come Attard et al. (2006) il carico immediato può permettere una contrazione dei costi. Probabilmente ciò si basa sul presupposto che alcuni protocolli prevedono l’impiego diretto della protesi definitiva per l’applicazione del carico immediato che si traduce in un risparmio per il paziente dei costi legati alla protesi provvisoria; ne è un esempio il protocollo All-on-Four (Malo et al., 2005).
Rischio
Allo stato attuale delle conoscenze il fatto di dover caricare gli impianti prima del raggiungimento dello stato di osteointegrazione rappresenta ancora, per alcune situazioni cliniche non completamente protocollate, un fattore di rischio aggiuntivo.
Fonti: Riabilitazioni implantoprotesiche e chirurgia minimamente invasiva Autore: Enrico Gherlone
quindi sono più affidabili gli impianti a carico immediato o differito?
http://www.drlucalancia.it
[…] l’aspetto economico degli impianti risulti influenzato da parecchi fattori, secondo molti autori il loro costo non deve essere […]