42° Mese della Prevenzione Dentale

Ripartire dal rapporto tra odontoiatra e paziente per rafforzare la prevenzione. È questo il tema scelto per il 42° Mese della Prevenzione Dentale, in occasione del quale il Centro Studi ANDI ha commissionato la ricerca Eumetra, per avere un’idea più chiara della situazione attuale della professione.

«Sono tre i pilastri che hanno guidato la nascita e l’evoluzione di questo progetto ormai storico» spiega Cristiano Gallotta, Responsabile Oral Care Unilever Italia. «La convinzione che la prevenzione dentale sia la “madre” di tutte le prevenzioni, la più immediata, la più semplice, l’unica che si può iniziare e che ha senso imparare ad applicare sin da piccoli; l’importanza e il valore strategico delle sinergie e delle partnership – a vari livelli – con gli attori che sono coinvolti a vario titolo nella prevenzione: tra gli altri, il medico di medicina generale, i pediatri di base, le istituzioni locali che permettono quella vicinanza, quella presenza, quella prossimità territoriale senza la quale il progetto non potrebbe raggiungere l’intera popolazione sul territorio; e infine, la flessibilità e la capacità di interpretare i cambiamenti, di cogliere l’evoluzione dei bisogni, dei linguaggi, delle interazioni: il Mese della Prevenzione Dentale è oggi una delle più importanti e radicate iniziative italiane nell’ambito della prevenzione, uno strumento potente per diffondere questo messaggio e questa cultura perché ha saputo evolversi e raccogliere nuove sfide. Siamo fortemente motivati a continuare a farlo e di poter proseguire in questo percorso al fianco di ANDI ancora a lungo.»

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In base a quanto emerge dalla ricerca Eumetra, a differenza di quanto successo in periodo Covid, ora il 78% degli intervistati si dichiara disponibile a rinunciare ad altre spese pur di curare problematiche a livello orale, per risolvere problemi di masticazione (58%) o per realizzare dei trattamenti estetici (16%).

«La fotografia che la ricerca Eumetra ci restituisce evidenzia proprio l’importanza del tema della fiducia tra medico odontoiatra e paziente» spiega Maria Grazia Cagetti, Professoressa Associata presso l’Università degli Studi di Milano e Direttrice della Scuola di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica. «Un’esperienza positiva e piacevole è il fattore più importante e principale ai fini della scelta dello specialista, ancor più di fattori concreti e pratici legati ai costi o alla comodità nel raggiungere lo studio. Questo dimostra che non può esserci prevenzione senza relazione.»

«Il Mese della Prevenzione Dentale è un’iniziativa unica nel suo genere non solo per la sua longevità, ma anche per la sua costante attenzione all’evoluzione dei bisogni dei cittadini» aggiunge Carlo Ghirlanda, Presidente ANDI nazionale. «Crediamo nel potere della prevenzione da sempre, ma oggi più che mai, reduci da oltre due anni di pandemia, sappiamo che questa non può esistere senza sinergie, in primis con i medici di medicina generale e i pediatri di base che sono cruciali per creare un ponte con gli specialisti e con le istituzioni sia nazionali che locali, affinché la prevenzione possa essere realmente capillare sul territorio.»

«Il Mese della Prevenzione Dentale ha sempre lavorato su due binari paralleli» prosegue Luca Barzagli, Responsabile del Mese della Prevenzione Dentale edizione 2022. «Da un lato il nostro impegno è fortemente volto ad aiutare la popolazione ad accedere più facilmente agli studi odontoiatrici, riducendo – ove presenti e ove possibili – le disuguaglianze sul territorio. Dall’altro, abbiamo sempre incoraggiato e supportato concretamente il medico odontoiatra affinché possa sempre più diventare una figura “vicina” al paziente, anche attraverso la presenza sui social e l’uso di linguaggi più freschi e accattivanti.»

«L’empatia è alla base del lavoro del medico odontoiatra» spiega Marco Colombo, Direttore Scientifico ANDI. «La creazione di un rapporto di conoscenza e fiducia con il paziente, che si tratti di un adulto o di un bambino, è il presupposto necessario perché ci siano prevenzione continua e controlli cadenzati. Certamente, tra tutti gli specialisti il dentista è quello che più spesso viene associato al dolore, ma questa è una visione sorpassata. Oggi l’odontoiatria si può avvalere di tecniche avanzate, innovative e soprattutto indolori. Inoltre, prevenzione significa proprio evitare di dover correre ai ripari. Iniziare precocemente i controlli e pianificarli con regolarità significa evitare interventi più invasivi e complessi. Compito dell’odontoiatra è anche quello di comunicare con il paziente e informarlo su tutti questi aspetti.»

 

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42° Mese della Prevenzione Dentale - Ultima modifica: 2022-10-03T10:36:08+00:00 da redazione
42° Mese della Prevenzione Dentale - Ultima modifica: 2022-10-03T10:36:08+00:00 da redazione