HPV nel cavo orale: verruca volgare, condiloma acuminato, papillomatosi

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L’infezione da virus del papilloma umano (HPV) è oggi molto diffusa e può coinvolgere diversi distretti corporei. Si tratta del raggruppamento di circa 120 tipi di virus a DNA a doppio filamento, che mostrano tropismo per gli epiteli cheratinizzati e nella fattispecie per i cheratinociti, dei quali possono stimolare la proliferazione. A seconda dell’epitelio colpito, cambieranno le manifestazioni cliniche: in linea di massima, lo si potrà ritrovare sulla cute o a livello delle diverse semimucose, genitali (è risaputo il suo ruolo nell’oncogenesi del carcinoma della cervice uterina) e anche nel cavo orale. In base a quanto appena detto, quindi, HPV viene oggi classificato all’interno dei virus a potenzialità oncogenica. Ovviamente, non tutti i tipi manifestano la stessa virulenza: in base alle conoscenze attuali e ai dati epidemiologici, si afferma oggi che HPV 16 e 18 siano quelli a più alto potenziale di trasformazione cellulare.

Una volta che il virus viene a contatto con la mucosa e si insinua nelle cellule cheratinizzate, può dare luogo a un’infezione asintomatica o, più frequentemente, estrinsecarsi in una lesione che, come detto, dipende dal tipo di tessuto. Istologicamente, si assiste a un fenomeno detto coilocitosi, ovvero la formazione di caratteristiche cellule tondeggianti, lacunari, con nucleo irregolare e intensamente colorabile.

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Nell’ambito del cavo orale e delle regioni ad esso circostanti, l’HPV può causare le seguenti lesioni benigne: papilloma squamoso, papillomatosi florida, verruca volgare, condiloma acuminato, iperplasia epiteliale focale di Heck. Oggi è forte oggetto di studio il ruolo del virus nell’eziopatogenesi delle leucoplachie – in particolare, la leucoplachia verrucosa – e del carcinoma squamocellulare. Verranno qui illustrate in breve le manifestazioni più comuni.

In primo luogo, la verruca volgare, considerata la tipica lesione cutanea da HPV: è quindi piuttosto infrequente che questa si presenti nella cavità orale propriamente detta. Lo si potrà ritrovare più facilmente sul bordo vermiglio delle labbra, che rappresenta la zona di transizione tra l’epitelio ortocheratinizzato della cute e la mucosa orale paracheratinizzata. È comune soprattutto nei soggetti pediatrici, dato che rappresenta spesso la manifestazione dell’autoinoculazione del virus.

Il papilloma squamoso (o papilloma corneo) è invece la forma più riconoscibile dell’infezione da HPV a livello del cavo orale. Si tratta di un sollevamento peduncolato della mucosa che, per le diverse digitazioni, assume il tipico aspetto “a cavolfiore” bianco o rosato.

Il condiloma acuminato, infine, rappresenta la manifestazione più frequentemente correlata a trasmissione sessuale, tant’è vero che li osserva di solito a livello genitale. Nei soggetti HIV-positivi ha spesso manifestazioni anche molto esuberanti.

Queste tre lesioni vengono solitamente trattate tramite escissione chirurgica. La tecnica potrà variare in base a grandezza e posizione (ad esempio, la curette di Stiefel è utile per enucleare le lesioni palatine), ma una precauzione comune è quella di asportare la parte basale della lesione, che può portare a recidive. Il condiloma è quello che più facilmente tende alla recidiva, oltre a manifestare un’elevata contagiosità.

Si allega un interessante video che documenta l’asportazione endoscopica di una caratteristica lesione peduncolata a livello degli archi faringei.

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HPV nel cavo orale: verruca volgare, condiloma acuminato, papillomatosi - Ultima modifica: 2016-04-30T07:22:11+00:00 da redazione