Calabria: tavolo tecnico interpreta autorizzazioni sanitarie Regioni

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La Calabria è stata la prima Regione italiana ad introdurre le norme contenute nell’Accordo Stato Regioni sulle autorizzazioni sanitarie odontoiatriche, affidando ad un tavolo tecnico la corretta interpretazione per la sua applicazione, il quale esclude l’applicazione delle nuove norme, confermando la norma regionale attualmente in vigore per gli studi odontoiatrici. Il Tavolo tecnico ricorda che “la Legge Regionale n. 10/2016, all’art. 2, espressamente distingue gli “studi” dalle “strutture sanitarie” che erogano prestazioni odontostomatologiche, in maniera pienamente conforme alla succitata Intesa Stato-Regioni, stabilendo, al comma 5. che «Non possono in alcun modo essere considerate “studio odontoiatrico” le strutture che erogano prestazioni odontoiatriche aventi individualità autonoma rispetto a quella dei professionisti che ne fanno parte (quali ambulatori, poliambulatori e S.t.p. multidisciplinari) e/o natura giuridica di impresa commerciale (nelle quali vi è l’esercizio dell’attività odontoiatrica nella forma di società di capitali o società di persone diverse dalle S.t.p.) con separazione tra attività professionale e gestione amministrativa. Tali strutture sono sempre configurate come “ambulatorio” e, come tali, restano disciplinate dalla Legge Regionale 18 luglio 2008, n. 24 e successive modifiche e integrazioni, salve espresse deroghe modifiche o integrazioni contenute nella presente legge. Tali strutture sono soggette alla preventiva verifica di compatibilità con la programmazione sanitaria regionale da parte degli organismi regionali preposti, secondo le previsioni di cui all’art. 8 ter del D. Lgs. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni»”.

“Una scelta quella della Regione Calabria di affidare ad un Tavolo tecnico l’interpretazione dell’Accordo Stato Regioni sulle Autorizzazioni sanitarie per gli studi odontoiatrici che conferma la bontà della nostre rivendicazioni che denunciavano come lo stesso fosse tutt’altro che chiaro, oltre che inapplicabile per gli studi odontoiatrici monoprofessionali”, commenta il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada.

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“Come Associazione plaudiamo all’iniziativa e condividiamo l’interpretazione data. Auspico che anche le altre Regioni, prima di decidere di applicare l’Accordo, seguano il percorso intrapreso dalla Regione Calabria, affidando a dei “tecnici” il compito di indicare i campi di applicazione. Come ANDI, in attesa che il Tar si esprima sul nostro ricorso contro l’Accordo o ci si attivi per la richiesta di sospensiva nel caso qualche Regione lo applicasse, ci attiveremo attraverso i nostri Dipartimenti regionali al fine di sensibilizzare le amministrazioni Regionali in tal senso”.

Calabria: tavolo tecnico interpreta autorizzazioni sanitarie Regioni - Ultima modifica: 2016-11-10T07:06:20+00:00 da redazione